Nei dodici mesi dall’entrata in vigore del Codice appalti, da maggio 2016 ad aprile 2017, il mercato della progettazione ha segnato una netta crescita rispetto ai 12 mesi dello stesso periodo precedente: +35,2% in numero e +68,3% in valore. In termini assoluti nei mesi post decreto 50/2016, da maggio 2016 ad aprile 2017, si sono raggiunti i 404 milioni di euro contro i 240 milioni di euro degli stessi mesi 2015 – 2016.
Secondo l’Osservatorio OICE/Informatel le gare per servizi di sola progettazione pubblicate nei primi quattro mesi del 2017 sono state 1.070, per un valore di 133,6 milioni di euro; nel confronto con il primo quadrimestre 2016 il numero cresce del 32,8% e il valore dell’84,0%. Le gare di servizi per sola progettazione rilevate nel mese sono state 267 (di cui 36 sopra soglia) per un importo di 41,1 milioni di euro, rispetto al mese di aprile 2016 crescono del 15,6% in numero e dell’84,2% in valore.
Per il mercato di tutti i servizi di ingegneria le gare rilevate nel solo mese di aprile sono state 500 con un importo complessivo di 78,1 milioni di euro, rispetto ad aprile 2016 il numero dei bandi cresce del 39,7% e il loro valore cala dello 0,4%.
I primi dodici mesi di applicazione del nuovo Codice degli appalti – ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE – hanno permesso al mercato della progettazione pubblica di riprendere a grandi passi la strada della crescita, che si era interrotta dieci anni fa; confidiamo che anche il nuovo decreto correttivo confermi per i prossimi mesi l'andamento largamente positivo di quest'ultimo anno che si può dire abbia rappresentato un anno di svolta per la progettazione e i servizi di ingegneria e architettura. L'OICE si è fortemente battuta perché arrivassero correzioni sul fronte della correttezza degli importi a base di gara, tema che rappresenta più del 30% delle azioni sul monitoraggio sulla legalità dei bandi di gara che OICE da venti anni effettua quotidianamente. L'obbligo di applicare il decreto parametri, sul quale si appunterà la nostra attenzione, certamente va in questo senso, unitamente al ripristino della norma che vieta di subordinare i corrispettivi al finanziamento dell'opera progettata e, infine, alla disposizione da noi proposta, che vieta ogni forma di rimborso o sponsorizzazione al posto del pagamento del compenso. Rimane da risolvere il problema delle offerte anomale – ha continuato il Presidente OICE – che non si riescono ad escludere in gara e che determinano aggiudicazioni a prezzi assolutamente non dignitosi, spesso fonte di problemi in fase esecutiva per le stazioni appaltanti. Molto c'è ancora da fare, poi, per completare il quadro delle regole, ad esempio con il decreto ministeriale sul BIM, argomento di cui parleremo il 22 giugno a Roma nel secondo forum internazionale OICE, con il decreto sui contenuti della progettazione, con i bandi-tipo e con i contratti-tipo. L'Associazione – ha concluso Gabriele Scicolone – farà le sue proposte e continuerà a vigilare sull'attuazione delle nuove regole che entreranno in vigore dal 20 maggio affinché le stazioni appaltanti - ad esempio - non eludano l'obbligo di affidare i lavori sulla base di progetti esecutivi, a parte le limitate - speriamo - eccezioni di appalto integrato.
Nel primo quadrimestre 2017 per tutto il mercato dei servizi di ingegneria e architettura sono state bandite 1.886 gare per un importo complessivo di 272,8 milioni di euro che, confrontati con il primo quadrimestre 2016, mostrano un aumento del 39,0% nel numero (+88,7% sopra soglia e +33,6% sotto soglia) e un calo dello 0,8% nel valore (-8,0% sopra soglia e +38,0% sotto soglia).
Dobbiamo registrare che sono sempre molto alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate. In base ai dati raccolti fino ad aprile il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2015 è al 39,9%, le notizie che riguardano le gare pubblicate nel 2016 ci danno un ribasso che arriva al 41,0%.
Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 133 unità del primo quadrimestre del 2016, alle 251 del quadrimestre appena trascorso, con una crescita del 88,7%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso periodo, una crescita del 15,7%. Nonostante questo, l’incidenza del nostro Paese continua ad attestarsi su un modesto, anche se in crescita, 3,2%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 29,5%, Germania 20,8%, Polonia 10,7%, Svezia 4,8%.
Nel primo quadrimestre 2017 il valore delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione) ha raggiunto i 3,6 miliardi di euro, con una crescita del 21,0% sul 2016. Gli appalti integrati da soli mostrano, rispetto al primo trimestre 2016, cali del 92,3% in numero e del 77,7% in valore.