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Gare di progettazione ancora in crescita a maggio: +10,9% in numero e +33,4% in valore su aprile

13 mesi del nuovo codice con +39,2% in numero e +84,9% in valore. Scicolone, OICE: “Il boom delle progettazioni inizia a trainare anche i lavori; è la conferma definitiva che le scelte del codice del 2016 erano giuste”

martedì 13 giugno 2017 - Redazione Build News

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Ancora in aumento le gare di progettazione: a maggio sono state 296 (di cui 55 sopra soglia) per un importo di 54,9 milioni di euro: + 10,9% in numero e + 33,4% in valore rispetto al precedente mese di aprile. Forte è la crescita rispetto al mese di maggio 2016 la crescita è del 98,7% in numero e del 575,2% in valore, da notare però che nel mese di maggio 2016 il mercato si era praticamente fermato per "digerire" il nuovo Codice Appalti, entrato in vigore alla fine del mese precedente.

Secondo l’Osservatorio OICE/Informatel le gare per servizi di sola progettazione pubblicate nei primi cinque mesi del 2017 sono state 1.366, per un valore di 188,5 milioni di euro; nel confronto con i primi cinque mesi del 2016 il numero cresce del 43,0% e il valore del 133,5%.

Nei 13 mesi dall’entrata in vigore del Codice Appalti, da maggio 2016 a maggio 2017, il mercato della progettazione ha segnato una netta crescita rispetto ai 13 mesi dello stesso periodo precedente: +39,2% in numero e +84,9% in valore. In termini assoluti nei mesi post decreto 50/2016, da maggio 2016 a maggio 2017, si sono raggiunti i 459 milioni di euro contro i 248 milioni di euro degli stessi mesi 2015-2016.

Per il mercato di tutti i servizi di ingegneria le gare rilevate nel mese di maggio sono state 518 con un importo complessivo di 70,6 milioni di euro, rispetto al precedente mese di aprile si rileva una crescita del 3,6% in numero, ma un calo del 9,5% in valore; mentre rispetto a maggio 2016 il numero dei bandi cresce del 45,1% e il loro valore del 235,60%.

I risultati, che mese dopo mese confermano la forte crescita del mercato della progettazione pubblica, – ha dichiarato Gabriele Scicolone, Presidente OICE – sono la dimostrazione che le scelte fatte con il codice di un anno fa, sono state corrette e benefiche per il nostro mercato. Come diciamo ormai da mesi il boom del settore della progettazione doveva riverberarsi positivamente anche nel settore dei lavori e adesso ne abbiamo la prova, visto che i primi cinque mesi del 2017 cominciano a dare i primi segnali positivi. Siamo abbastanza ottimisti sul fatto che anche i prossimi mesi, avendo fatto breccia il principio della centralità del progetto e dell'affidamento sulla base del progetto esecutivo, si possa continuare su questo trend positivo. Dobbiamo verificare ancora bene quale sarà l'impatto del decreto correttivo del codice anche se da questi primi venti giorni di entrata in vigore del codice abbiamo rilevato soltanto due appalti integrati nei settori ordinari, relativo a due scuole del comune di Veroli per importi di 703.000 di lavori e di 952.000. Probabilmente è il segnale che tutti questi progetti definitivi nei cassetti non c'erano; staremo a vedere e monitoreremo come sempre le situazioni anche sotto il profilo della correttezza dei bandi emessi dalle stazioni appaltanti che, va ricordato, dovranno anche motivare quando vi sia quella netta prevalenza tecnologica o innovativa che consente il ricorso all'appalto integrato.

Per il resto Scicolone punta sull'attuazione del codice e delle riforme:

le necessarie e condivise, sotto molti profili, correzioni apportate al codice dei contratti pubblici dovranno adesso essere seguite da un auspicabile rapido adeguamento delle linee guida e dei decreti emessi e, soprattutto, dal completamento del quadro delle regole. Bandi-tipo e contratti-tipo sono strumenti essenziali per dare omogeneità alle gare e ancora molto si può e si deve fare sul fronte della verifica di congruità delle offerte economiche che, anche nell'ambito dell'offerta economicamente più vantaggiosa, registrano ancora ribassi eccessivi. Sul fronte del mercato privato - ha concluso il Presidente OICE - aspettiamo poi che si concluda al più presto la vicenda, ormai quasi comica del ddl concorrenza, una legge annuale che sono tre anni che giace in Parlamento.

Nei primi cinque mesi del 2017 per tutto il mercato dei servizi di ingegneria e architettura sono state bandite 2.404 gare per un importo complessivo di 343,4 milioni di euro che, confrontati con gli stessi mesi del 2016, mostrano un aumento del 40,3% nel numero (+64,5% sopra soglia e +37,1% sotto soglia) e una crescita del 16,0% nel valore (8,0% sopra soglia e +54,6% sotto soglia).

Sempre molto alti i ribassi con cui le gare vengono aggiudicate. In base ai dati raccolti fino a maggio il ribasso medio sul prezzo a base d'asta per le gare indette nel 2015 è al 39,9%, le notizie che riguardano le gare pubblicate nel 2016 ci danno un ribasso che arriva al 41,1%.

Le gare italiane pubblicate sulla gazzetta comunitaria sono passate dalle 200 unità dei primi cinque mesi del 2016, alle 329 dei cinque mesi appena trascorsi, con una crescita del 64,5%. Nell’insieme dei paesi dell’Unione Europea il numero dei bandi presenta, nello stesso periodo, una crescita del 25,5%. Nonostante questo, l’incidenza del nostro Paese continua ad attestarsi su un modesto, anche se in crescita, 3,2%, un dato di gran lunga inferiore rispetto a quello di paesi di paragonabile rilevanza economica: Francia 29,2%, Germania 21,5%, Polonia 10,8%, Svezia 5,0%.

Nei primi cinque mesi 2017 il valore delle gare miste, cioè di progettazione e costruzione insieme (appalti integrati, project financing, concessioni di realizzazione e gestione) ha raggiunto i 4,1 miliardi di euro, con una crescita del 21,4% sul 2016. Gli appalti integrati sono in controtendenza, da soli mostrano rispetto ai primi cinque mesi del 2016, cali dell’89,5% in numero e del 76,3% in valore.

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