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Gare PNRR in calo nel secondo trimestre dell’anno

Report Oice: i bandi PNRR sono il 16,1% del totale del mercato, erano il 47,9% nel 1° trimestre 2024 e il 31,9% un anno fa. Aumenta fino al 92,6% del totale la quota in valore dei bandi per le gare di DL, verifiche e collaudi. Fra le amministrazioni più attive i Comuni con il 54,4% dei bandi emessi

mercoledì 10 luglio 2024 - Redazione Build News

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OICE (l'Associazione delle società di ingegneria e architettura aderente a Confindustria) ha diffuso il nuovo Report sui bandi di gara relativi ad opere del PNRR e del Piano nazionale complementare, emessi nel secondo trimestre 2024, che certificano una netta riduzione del numero e del valore delle gare rispetto al boom di fine 2023.

Nel periodo aprile-giugno 2024 sono stati infatti pubblicati 202 bandi, per un valore di servizi di 92,7 mln di euro, relativi a 864,9 mln di lavori. Rispetto al primo trimestre del 2023, il secondo trimestre 2024 mostra un calo del 22,9% nel numero dei bandi e dell’8,5% nel valore dei servizi a base d’asta, con un conseguente impatto anche sul valore dell’importo dei lavori cui i servizi si riferiscono, che cala infatti del 52,5%. Nel primo trimestre del 2024, infatti, erano state 262 le gare rilevate, per oltre 101 mln di servizi tecnici e 1,8 mld di lavori. Il confronto con il secondo trimestre 2023 evidenzia un vero crollo del valore dei servizi, ancora più pesante -86,6%.

Si riduce molto anche il peso delle gare PNRR, rapportato a tutte le gare per servizi tecnici: il valore passa dal 47,9% del primo trimestre del 2024 al 16,1% del secondo trimestre 2024, mentre nel secondo trimestre del 2023 la percentuale del valore dei servizi tecnici delle gare PNRR sul totale dei servizi tecnici rilevati dall’Osservatorio OICE era al 31,9%.

La domanda PNRR si sposta nettamente verso la fase esecutiva

Dalla redazione di PFTE, la domanda PNRR si sta spostando nettamente verso la fase esecutiva: l’importo dei servizi messi in gara per direzione lavori, coordinamento sicurezza, collaudi, validazione e per la progettazione esecutiva richiesta nell’appalto integrato nel secondo trimestre del 2024 rappresenta il 92,6% dell’importo totale mentre nel trimestre gennaio-marzo 2024 raggiungeva il 65,6% e l’84,7% nell’ultimo trimestre 2023.

Per il Presidente dell’OICE, Giorgio Lupoi: “i dati mostrano con tutta evidenza che gran parte della progettazione delle opere PNRR è stata avviata. Come era prevedibile adesso la domanda di servizi tecnici si sta concentrando sulla direzione lavori, il coordinamento della sicurezza, le verifiche e i collaudi per le opere in più avanzata fase di realizzazione. Le nostre società sono fortemente ingaggiate per rispondere a questa domanda, elevata in numero ma anche in qualità. Dagli associati ci vengono segnalate però due forti criticità: la prima, attualissima, sulle modalità di pagamento che in alcuni casi vengono differiti per il 70% a momenti successivi (con quote del 30/40% anche al collaudo delle opere); si tratta di comportamenti inaccettabili per i quali occorre intervenire anche per il futuro con un equilibrato contratto-tipo. Il secondo punto critico è l’anticipazione contrattuale, inspiegabilmente eliminata nel nuovo codice per il settore delle attività professionali, che anche nella disciplina PNRR alcune stazioni appaltanti non riconoscono. Su questi aspetti ci sembra assurdo che il nostro settore debba finanziare la Pubblica Amministrazione e non vedo perché non si attuino le stesse norme previste per il settore delle costruzioni.”

Gare PNRR in controtendenza rispetto alla domanda pubblica per servizi tecnici

Tornando ai dati, nell’ultimo trimestre le gare PNRR sono in controtendenza rispetto all’andamento di tutta la domanda pubblica per servizi tecnici che, invece, è in aumento sul trimestre precedente (+172,1% in valore e +10,6%, dati legati alla ripresa dopo lo stop di gennaio e febbraio dovuto all’impatto della digitalizzazione delle gare previsto dal nuovo codice appalti).

I bandi di sola progettazione nel primo trimestre 2024 sono stati 11, il 5,4% del numero totale dei bandi PNRR emessi, con un -42,1% sul trimestre precedente. Le gare con progettazione e direzione dei lavori sono state 13, il 6,4% del totale (-51,9%), e quelle con altri servizi di architettura e ingegneria sono state 126, il 62,4% del numero totale (-13,7%). Gli appalti integrati sono stati 52, il 25,7% del totale dei bandi pubblicati, con un -25,7% sul trimestre gennaio-marzo 2024.

Per quanto attiene all’importo delle procedure, i bandi di progettazione hanno raggiunto un valore di 2,3 mln, il 2,4% del valore totale dei bandi PNRR emessi, con un -89,5% sul trimestre precedente. Le gare con progettazione e direzione dei lavori valgono invece 4,6 mln, il 5,0% del totale (-65,4%), mentre quelle con altri servizi di architettura e ingegneria toccano i 73,3 mln, pari al 79,0% del totale (+30,6%). Il valore della progettazione affidata negli appalti integrati vale 12,6 mln, il 13,5% del totale, +20,8% rispetto al trimestre precedente.

Le stazioni appaltanti più attive

Le stazioni appaltanti più attive per numero di bandi pubblicati nel trimestre aprile-giugno 2024 sono stati i Comuni che con 110 gare hanno rappresentano il 54,5% del numero totale dei bandi emessi, -29,6% sul primo trimestre del 2024 quando rappresentavano il 58,8% del numero totale delle gare pubblicate. La classifica per valore dei servizi affidati (per gli appalti integrati è stato calcolato il valore della progettazione) vede al primo posto sempre le Amministrazioni dello Stato con 34,2 mln di servizi messi in gara, il 36,9% del valore totale, +238,4% rispetto al trimestre precedente quando rappresentavano solo il 10,4% dell’importo totale delle gare pubblicate.

Maggior numero di gare per l’edilizia scolastica

Il maggior numero di gare ha riguardato l’edilizia scolastica, sono 30 le gare pubblicate, il 14,9% del totale delle gare bandite, -21,1% sul primo trimestre 2024 quando rappresentavano il 14,5% del numero totale. Per valore dei servizi messi in gara, il primato spetta agli interventi sui viadotti con 14,1 mln, il 15,2% del totale -4,7% sul trimestre gennaio-marzo 2024 quando rappresentavano il 14,6% del valore totale.

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