Alla presenza del Ministro degli Esteri della Repubblica del Congo Jean-Claude Gakosso, del Ministro degli Esteri Luigi di Maio e del Ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani, il Ministro degli Idrocarburi della Repubblica del Congo, Bruno Jean Richard Itoua, e l’Amministratore Delegato di Eni, Claudio Descalzi, hanno firmato ieri, giovedì 21 aprile, a Brazzaville una lettera d’intenti per l’aumento della produzione e dell’export di gas. In seguito alla firma si è tenuto un incontro con il Presidente della Repubblica del Congo Denis Sassou Nguesso.
L’accordo prevede l’accelerazione e l’aumento la produzione di gas in Congo, in primis tramite lo sviluppo di un progetto di gas naturale liquefatto (GNL) con avvio previsto nel 2023 e capacità a regime di oltre 3 milioni di tonnellate/anno (oltre 4,5 miliardi di metri cubi/anno). L’export di GNL permetterà di valorizzare la produzione di gas eccedente la domanda interna congolese.
La Repubblica del Congo e Eni hanno anche concordato la definizione di iniziative di decarbonizzazione per la promozione della transizione energetica sostenibile nel Paese, in particolare negli ambiti delle energie rinnovabili, dell’agricoltura con lo sviluppo di una filiera agricola – non in competizione con la catena alimentare – per la produzione di feedstock per la bioraffinazione, la conservazione e la gestione sostenibile delle foreste, l’adozione di sistemi di clean cooking, la cattura, l’utilizzo e lo stoccaggio della CO2.
Eni, presente in Congo da oltre 50 anni, è ad oggi l'unica società impegnata nello sviluppo delle ingenti risorse di gas della Repubblica del Congo e attualmente fornisce gas alla Centrale Elettrica del Congo (CEC), che garantisce il 70% della produzione di energia elettrica del Paese.
L’intesa raggiunta con la Repubblica del Congo si inserisce nella strategia italiana di emancipazione dalle forniture di gas russo, e segue a distanza di pochi giorni gli accordi analoghi già raggiunti con Algeria, Egitto e Angola.
Franco Metta
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