Ora c’è l’ufficialità: sarà il team di Stefano Boeri Architetti / Metrogramma / Inside Outside (Stefano Boeri, Andrea Boschetti, Petra Blaisse) con Mobility in Chain, Transsolar, Tempo Riuso, H&A Associati, Laura Gatti, Luca Vitone, Secondo Antonio Accotto, a realizzare il Masterplan di Rigenerazione del “Quadrante Val Polcevera” e del nuovo parco urbano, denominato “Il Parco del Ponte”.
Dopo la verifica di tutti i requisiti, si è proceduto infatti all’aggiudicazione definitiva e si apre ora l’avvio di una fase di informazione e partecipazione, come da disciplinare di gara.
Un percorso grazie al quale sarà possibile – insieme ai progettisti – incontrare cittadini, comitati, associazioni di volontariato, associazioni di categoria, stakeholders e tutti coloro che vorranno esporre perplessità, fornire consigli, idee, esprimere desiderata per la stesura finale del Progetto Urbano di rigenerazione.
Martedì 8 ottobre alle ore 12 nella sala conferenze dell’Istituto Don Bosco di Sampierdarena verrà presentato pubblicamente il progetto del “Parco del Ponte” dall’architetto Stefano Boeri.
Lo stesso Istituto Don Bosco ha messo a disposizione due locali dove verrà ospitato un front office nel periodo dal 9 al 31 ottobre. Al loro interno si avrà la possibilità di esporre le tavole progettuali e proiettare materiale riguardante il progetto. Nei locali saranno presenti i rappresentanti della Direzione Urban Lab e dell’Assessorato all’Urbanistica del Comune di Genova. Durante questo periodo verranno organizzati anche specifici incontri con i progettisti e incontri con la stampa per l’aggiornamento delle attività del percorso di partecipazione. Inoltre, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Alpini di Genova, è previsto un momento conviviale aperto alla cittadinanza, un’occasione per incontrare in maniera informale i cittadini.
Al termine di questa fase di informazione e partecipazione inizierà la progettazione preliminare, a cui seguirà quella definitiva ed esecutiva. La consegna del progetto esecutivo è prevista per la fine di febbraio del prossimo anno.
Il Comune di Genova a seguito del crollo del Ponte Morandi aveva deciso di intraprendere un processo di rigenerazione urbana non soltanto per ricostruire il manufatto distrutto, ma per riqualificare la parte di città colpita dall’evento. Lo strumento che è stato scelto è il concorso “Il Parco del Ponte” bandito dal Comune di Genova in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Genova ed il Consiglio Nazionale degli Architetti (CNAPPC).
31 in totale le proposte ideative pervenute, 6 i finalisti – scelti nel giugno di quest’anno – chiamati a produrre un approfondimento con planimetrie, foto aeree, render, sviluppi progettuali, illustrazione tecnica e relazione economica. Dai 6 la Giuria internazionale composta dal prof. Arch. Franco Zagari (Presidente) e dagli architetti Alessandra Oppio, Carlo Calderan, Manuel Ruisanchez, Benedetto Camerana ha optato per la proposta del Gruppo Boeri.
«Si tratta di un altro importante risultato per la città. Un progetto che darà grande valore ad un’area molto vasta e avrà anche la possibilità di aiutare nel percorso di riqualificazione e rigenerazione dei quartieri limitrofi che oggi stanno subendo le criticità legate alle attività di cantiere per la realizzazione del nuovo viadotto sul Polcevera – spiega il Sindaco di Genova Marco Bucci –. Quest’opera di riconversione darà un valore aggiunto ad una importante parte di Genova e si inserisce in quel percorso di crescita e sviluppo iniziato con l’insediamento della nostra amministrazione che la tragedia del ponte aveva rallentato: con grande orgoglio seguiremo la progettazione e realizzazione di questo progetto convinti del valore, anche simbolico, che avrà».
«Con l'aggiudicazione del bando si compie un passo decisivo per la riqualificazione di questa parte della città, la più colpita dalla tragedia di Ponte Morandi - afferma il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -. Stiamo lavorando su tutti i fronti, sia per ridare il più rapidamente possibile alla città il suo ponte, sia per rigenerare una parte importante di Genova e donare uno spazio di socialità a una zona troppo a lungo trascurata. Siamo certi che il progetto, anche grazie alla fase di ascolto, risponderà in pieno alle esigenze e alle aspettative dei cittadini della Valpolcevera».
«Siamo estremamente soddisfatti del percorso intrapreso - afferma l’Assessore comunale all’Urbanistica e Progetti di riqualificazione, Simonetta Cenci -. Le fasi del concorso si sono svolte in maniera ineccepibile e i progetti presentati, come hanno sottolineato i membri della giuria internazionale, hanno dimostrato un livello di assoluta qualità. Ora inizia la fase che vedrà protagonista la parte della città che più ha sofferto dalla caduta del Ponte Morandi. I progettisti ascolteranno operatori, associazioni, comitati e tutti coloro che si aspettano di vedere ricrescere intelligentemente questa parte di città. Sarà un compito difficile per i progettisti riuscire ad integrare le varie esigenze economiche, ambientali e sociali. Siamo sicuri che insieme riusciremo a raggiungere un grande risultato di livello internazionale. Grandi aziende, fondazioni e associazioni di categoria hanno già dimostrato grande interesse per il futuro del Parco del Ponte anch’esse fiduciose nella rinascita della valle. Ringraziamo per il supporto ERG, MSC, PSA, Compagnia di San Paolo, Ordine degli Architetti Nazionale, Ordine degli Architetti Genova, YCI».
«Ringraziamo l’amministrazione comunale di Genova - ha sottolineato Giuseppe Cappochin, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori - per aver creduto in questa tipologia di concorso: aperto con requisiti ex post, in due gradi, rapido, che riconosce un compenso a tutti gli ammessi al secondo grado (sei) e l’affidamento al vincitore degli altri livelli della progettazione. Il Consiglio Nazionale ha investito in questo concorso con l’obiettivo di farne un modello ed una via innovativa, nel nostro Paese, per la progettazione di opere pubbliche di architettura e di rigenerazione urbana in quanto garantisce qualità, trasparenza, legalità, tempi brevi e certi.Per queste sue caratteristiche e con queste finalità ha chiesto e ottenuto di presentarlo a Parigi il prossimo 25 ottobre nella prestigiosa sede dell’UNESCO, tra le quattro best practices internazionali selezionate congiuntamente dall’ Unione Internazionale Architetti( UIA ) e dal Consiglio Architetti d’Europa (CAE)».