Nella dichiarazione congiunta che la Commissione europea e l’Alto rappresentate dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza hanno inviato al Parlamento europeo e al Consiglio, per la strategia con cui si intende affrontare il crescente impatto dei cambiamenti climatici del degrado ambientale su pace, sicurezza e difesa, per la prima volta l’Ue prende posizione sul tema della geoingegneria.
Cosa si intende per geoingegneria
La definizione data dal documento Ue per geoingegneria è molto ampia: “interventi deliberati su larga scala sui sistemi naturali della Terra”. In pratica però ci si riferisce all’uso di tecniche particolari per manipolare alcuni aspetti del sistema climatico terrestre, dalla schermatura di parte della radiazione solare all’alcalinizzazione degli oceani.
Secondo il documento i rischi, gli impatti, gli imprevisti e le conseguenze che queste tecnologie possono causare sono ancora poco conosciute e inoltre non sono state ancora sviluppate le necessarie regole, procedure e istituzioni per “governare” questo ambito.
Queste tecnologie, quindi, introducono nuovi rischi per le persone e per gli ecosistemi, e potrebbero anche far aumentare gli squilibri di potere tra le nazioni, innescare conflitti e sollevare una miriade di questioni etiche, legali, di governance e politiche.
Per questa ragione, l'UE, guidata dal principio di precauzione, sosterrà gli sforzi internazionali al fine di una valutazione globale dei rischi e delle incertezze degli interventi sul clima, compresa la modifica della radiazione solare e per promuove discussioni su un potenziale quadro internazionale per la sua governance, tra cui gli aspetti legati alla ricerca.
Un’ambizione di tanto tempo fa divenuta realtà
Sicuramente tutti sappiamo cos’è la “danza della pioggia” che si può trovare storicamente in diverse culture, dall'Antico Egitto fino, a quelle più note, di alcune tribù dei Nativi americani degli Stati Uniti d'America. Ma fin qui, possiamo dire, niente di scientifico.
Per arrivare ai primi esperimenti seri di modifica “deliberata” del clima da parte dell’uomo bisogna tornare indietro al 1946, quando due fisici americani pensarono a come ovviare al problema che la pioggia o forti acquazzoni potessero “rovinare la festa” nel corso di importanti occasioni.
Robert Schaefer e Bernard Vonnegut approntarono un metodo di inseminazione delle nuvole con cristalli ghiacciati di ioduro d’argento, ghiaccio secco o un’espansione di propano. E lavorarono parallelamente a due fattori, ovvero l’abbassamento termico e la formazione delle strutture reticolari dei cristalli che potessero agire da catalizzatori della pioggia.
Così facendo si può far in modo che le perturbazioni si esauriscano prima di giungere in un determinato punto, in modo che l’area designata resti all’asciutto. In Russia per esempio questa tecnica è stata utilizzata per la prima volta nel 1995 in occasione del Giorno della Vittoria. Era presente anche Bill Clinton e il sindaco di Mosca, Yuri Luzhkov, riuscì a tenere lontano l’acqua dalla Piazza Rossa. Da allora è diventata una consuetudine.
Uno sguardo sulla strategia complessiva Ue
Per ulteriori approfondimenti sulla strategia complessiva dell’Unione europea, in circa 30 azioni, che l’Ue intende adottare consigliamo di visionare integralmente la conferenza stampa, (molto esplicativa, della durata di 25 minuti, tradotta anche in italiano), tenuta da Frans Timmermans, Vice presidente esecutivo della Commissione europea e da Josep Borrell Fontelles, Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.