Iniziative, anche di carattere ispettivo, volte a verificare i criteri seguiti dalla Cipag per l’iscrizione alla cassa previdenziale dei professionisti iscritti all’albo dei geometri. Questo l'oggetto dell'interrogazione, presentata dal deputato Dario Carotenuto (M5S) in Commissione Lavoro della Camera, e rivolta al Ministero del Lavoro.
Gli interroganti hanno evidenziato quanto riferito da taluni geometri, iscritti al relativo albo e non esercenti in maniera continuativa l’attività libero professionale, secondo i quali la Cassa iscriverebbe automaticamente, a prescindere dallo svolgimento dell’attività lavorativa, tutti i professionisti iscritti all’albo reclamandone, poi, con efficacia retroattiva, il versamento dei relativi contributi previdenziali.
La risposta di Durigon
Mercoledì 7 febbraio 2024, sentita la Direzione Generale competente, ha risposto nei seguenti termini il sottosegretario di Stato per il lavoro e le politiche sociali, Claudio Durigon. “La Cassa di previdenza dei Geometri liberi professionisti, a seguito della trasformazione in ente di diritto privato con il decreto legislativo n. 509 del 1994, ha acquisito una propria autonomia gestionale che le consente di definire i principi ai quali orientare il proprio operato purché nel rispetto del perseguimento dei fini pubblicistici.
La Cassa, pertanto, può disciplinare in autonomia le proprie previsioni statutarie e regolamentari, previa approvazione dei Ministeri vigilanti, con il solo limite dell’interesse pubblico che è quello di assicurare l’erogazione delle prestazioni pensionistiche in favore degli iscritti, tenendo conto del vincolo del rispetto dell’equilibrio di bilancio.
A tale scopo, la Cassa può adottare ed introdurre ogni strumento per garantire il raggiungimento dei fini pubblicistici e, dunque, non solo gli interventi di variazione delle aliquote contributive, di riparametrazione dei coefficienti di rendimento o di ogni altro criterio di determinazione del trattamento pensionistico”.
Le pronunce della Cassazione
Con riferimento, poi, a quanto sostenuto in relazione all’iscrizione automatica alla Cassa del geometra, indipendentemente dall’esercizio dell’attività professionale in forma continuativa e/o occasionale, si rappresenta che sono intervenute alcune recenti pronunce della Corte di cassazione, da ultimo nel 2022, che hanno stabilito che: « in tema di casse privatizzate ai fini dell’obbligatorietà dell’iscrizione e del pagamento della contribuzione minima, è condizione sufficiente l’iscrizione all’albo professionale, essendo irrilevante la natura occasionale dell’esercizio della professione e la mancata produzione di reddito ».
Lo Statuto della Cipag
Infine, Durigon segnala che “lo Statuto della Cassa Geometri prevede che siano obbligatoriamente iscritti, i geometri iscritti all’Albo professionale, che esercitano, anche senza carattere di continuità ed esclusività, la libera professione. In tale ambito, l’Ente può procedere a verifiche ispettive sull’adempimento degli obblighi contributivi da parte dei propri iscritti o sulla corrispondenza delle dichiarazioni rese.
Ciò detto, alla luce della questione segnalata, voglio rassicurare gli Onorevoli interroganti sulla costante attività di vigilanza sull’Ente da parte del Ministero al fine di poter valutare ulteriori approfondimenti sul tema”, conclude il sottosegretario.
Carotenuto: disparità di trattamento rispetto agli altri professionisti
Dario Carotenuto, replicando, si è dichiarato non soddisfatto della risposta del rappresentante del Governo, facendo notare che non ha fornito alcuna risposta circa le iniziative volte a verificare i criteri seguiti dalla Cipag per l’iscrizione alla cassa previdenziale dei professionisti iscritti all’albo dei geometri. Fatto notare che l’importo dei versamenti dei geometri alla Cipag evidenzia una disparità di trattamento rispetto agli altri professionisti, auspica un’azione seria dell’Esecutivo che ripristini condizioni di equità e che ponga fine a situazioni di conflitto di interessi che minano i diritti patrimoniali dei professionisti.