Dopo un lungo dibattito, il Consiglio regionale ha approvato ieri la proposta di legge “Disposizioni in materia di geotermia”. Il via libera è stato dato a maggioranza: hanno votato a favore i gruppi Pd e Art.1-Mdp, hanno votato contro Movimento 5 Stelle, Sì-Toscana a Sinistra e Gruppo misto-Tpt, mentre gli altri gruppi di opposizione si sono astenuti. E’ stata respinta, invece, la proposta di legge “Disposizioni in merito al coordinamento tra l’attività di sfruttamento della geotermia e l’individuazione nel Piano energetico regionale (Paer) delle aree non idonee e disposizioni in merito al rilascio delle concessioni”, presentata da M5S.
In fase di votazione sono stati approvati anche alcuni emendamenti. Il primo prevede un monitoraggio in continuo, con possibilità in accesso remoto da parte di Asl e Arpat, del funzionamento di tutti gli impianti con particolare riferimento alle emissioni in atmosfera.
Il secondo emendamento specifica che la convenzione che disciplina le iniziative volte all’impiego dell’energia termica residua, a favore del sistema economico locale o di progetti di teleriscaldamento, eventualmente realizzata da soggetti terzi, debba disciplinare anche le modalità di subentro dello stesso concessionario o di altro soggetto nelle attività, in caso di inadempimento del terzo. In caso di cessazione da parte del soggetto terzo, inoltre, il concessionario è tenuto a stipulare una nuova convenzione entro 18 mesi.
Via libera anche a due emendamenti che sostituiscono il termine di 60 giorni con il termine di 90 per gli adempimenti e le verifiche da effettuare in relazione ai procedimenti in corso.
Infine, è stato approvato un emendamento ribadente che i fluidi estratti dal territorio dell’Amiata hanno una composizione chimica, purtroppo ricca di inquinanti, diversa dagli altri estratti in Toscana e che “è necessario assumere, quale livello massimo da non superare, lo scenario attuale delle emissioni in atmosfera”.
ORA SI ATTENDE IL TAVOLO PROMESSO DAL MISE. "Con questa legge la Regione Toscana trova il punto di equilibrio più alto tra le ragioni dello sviluppo e quelle dell'ambiente. La geotermia è a buon titolo annoverata tra le fonti rinnovabili e la sua coltivazione, grazie alla legge, avverrà con le massime ricadute economiche e occupazionali per i territori coinvolti e con la medesima attenzione per gli assetti ambientali e paesaggistici". Così l'assessore all'ambiente e all'energia Federica Fratoni commentando l'approvazione in Consiglio regionale della nuova legge regionale sulla geotermia.
"Ad oggi – prosegue Fratoni - a fronte di un impegno puntuale che giunta e consiglio hanno portato in fondo, registro la profonda e sconcertante disattenzione da parte del governo rispetto a un tema che riguarda certamente la Toscana, ma che diventa strategico se letto nel contesto più ampio delle politiche per la sostenibilità tanto sbandierate da questo esecutivo".
Fratoni ripercorrendo l'iter della proposta di legge approvata dalla giunta toscana il 24 settembre scorso, ricorda che si era parlato proprio di geotermia 2.0 per segnare il cambio di passo rispetto al passato, quando comunque l'attenzione per la tutela ambientale era già stata massima. Partendo dal fatto che la tutela dell'ambiente deve essere una esigenza garantita a livello nazionale, Fratoni ribadisce che la legge toscana non può che essere uno stimolo al governo per integrare il decreto legislativo 22/2010 sul riassetto della normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche.
"Ancora oggi – conclude l'assessore - a distanza di settimane, attendiamo da parte del sottosegretario Crippa la convocazione del tavolo promesso. Continueremo a batterci in sede nazionale affinché la geotermia, ad alta come a media entalpia, venga adeguatamente incentivata anche nell'ottica di una regione che sta orientando sempre di più le proprie scelte alla sostenibilità e all'affrancamento dalle fonti fossili tradizionali che tanti danni causano sul clima e sulla qualità dell'aria che respiriamo".