Il 3 dicembre 2014 è stata una giornata "storica" per il settore del solare termico tedesco che ha visto l'approvazione da parte del Governo del National Action Plan for Energy Efficiency (NAPE), documento che elenca una serie di misure a breve termine per il settore per contribuire a raggiungere l'obiettivo nazionale del 14% del calore ottenuto mediante fonti rinnovabili entro il 2020.
La misura chiave di questo provvedimento riguarda uno sgravio fiscale annuo per l'ammodernamento e l'efficienza energetica degli edifici esistenti del valore di 1 miliardo di euro.
Ovviamente le associazione rinnovabili tedesche hanno accolto il piano favorevolmente, ma - memori di quanto successo due anni fa con un provvedimento simile mai attuato a causa del rifiuto dei governi statali - hanno invitato i politici a trovare un compromesso il prima possibile.
NAPE. Ma, in cosa consiste il NAPE? Prima di tutto il piano permetterà ai proprietari di edifici unifamiliari o plurifamiliari di detrarre una certa percentuale degli investimenti (che può variare tra il 10 e il 25%) dalle loro tasse per un periodo di 10 anni, molto simile alla detrazione per risparmio energetico che vige in Italia, sebbene con importi decisamente più generosi. Il livello di rimborso non sarà legato al reddito del richiedente; in questo modo anche le famiglie a basso reddito potranno beneficiare del rimborso fiscale che dovrebbe entrare in vigore già a partire dal mese di febbraio. La sovvenzione sarà concessa per la completa ristrutturazione di un edificio, così come per le singole misure come, ad esempio, la sostituzione della caldaia.
TRE MILIONI DI CALDAIE OBSOLETE. Non a caso in Germania la sostituzione delle caldaie sta diventando sempre più urgente, dato che circa il 70% dei 20 milioni di sistemi di riscaldamento presenti nel Paese richiedono una modernizzazione. Basti pensare che 3 milioni di impianti sono stati dichiarati addirittura obsoleti da una ricerca condotta da BSW Solar.