Ultime notizie

Gestione sostenibile dell'acqua, in G.U. le Linee guida per la definizione del costo ambientale

Attuano gli obblighi della direttiva 2000/60/CE che prevede il recupero dei costi dei servizi idrici secondo il principio "chi inquina paga"

giovedì 9 aprile 2015 - Redazione Build News

acqua_gestione_1

Sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.81 di ieri 8 aprile 2015, è stato pubblicato il Regolamento – decreto 24 febbraio 2015, n. 39 – del Ministero dell'Ambiente con i criteri per la definizione del costo ambientale e del costo della risorsa per i vari settori d'impiego dell'acqua.

CHI INQUINA PAGA. La direttiva 2000/60/CE che ha istituito un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque, prevede che «Gli Stati membri tengono conto del principio del recupero dei costi dei servizi idrici, compresi i costi ambientali e relativi alle risorse, prendendo in considerazione l'analisi economica effettuata in base all'allegato III e, in particolare, secondo il principio: "chi inquina paga"», ritenendo l'analisi economica uno degli strumenti fondamentali per agevolare un utilizzo idrico sostenibile.

L'articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 20 luglio 2012, che ha individuato delle funzioni dell'Autorita' per l'energia elettrica ed il gas attinenti allaregolazione e al controllo dei servizi idrici (ai sensi dell'articolo 21, comma 19 del decreto-legge del 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214), al comma 1 lettera d) disciplina l'adozione da parte del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare dei «Criteri per la definizione del costo ambientale e del costo della risorsa per i vari settori d'impiego dell'acqua, anche in proporzione al grado di inquinamento ambientale derivante dai diversi tipi e settori d'impiego e ai costi conseguenti a carico della collettivita' in attuazione del principio del recupero integrale del costo del servizio e del principio "chi inquina paga"».

LINEE GUIDA. Al fine di stabilire i criteri tecnici e metodologici per determinare i costi ambientali e della risorsa tenendo conto dei diversi utilizzi, il Minambiente ha emanato il suddetto regolamento n. 39/2015, pubblicato ieri sulla G.U. e in vigore dal 23 aprile, che reca nell'Allegato A le "Linee guida per la definizione del costo ambientale e del costo della risorsa per i vari settori d'impiego dell'acqua, in attuazione degli obblighi di cui agli articoli 4, 5 e 9 della direttiva comunitaria 2000/60/CE", e nell'allegato tecnico n. 1 la "Proposta metodologica per la rendicontazione (reporting) degli aspetti economici" con le annesse tabelle 1, 2, 3 e 4.  


Nelle fasi di pianificazione e programmazione dei piani di gestione le Autorita' competenti adeguano gli approcci metodologici di determinazione dei costi ambientali e della risorsa al regolamento.

Fermo restando il rispetto di quanto disposto dall'articolo 4 della direttiva 2000/60/CE, come modificato dall'articolo 3 della direttiva 2013/64/UE, nonche' dagli articoli 5 e 9 della direttiva stessa, per la programmazione 2015 - 2021 le metodologie disciplinate dal regolamento si applicano progressivamente nei casi in cui le Autorita' gia' utilizzano metodologie che consentono di conseguire risultati equivalenti.

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti
Prodotti
WHOF2: il nuovo filtro a due stadi di Watts

Efficace rimozione dei sedimenti con capacità di filtrazione fino a 5 micron



Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore