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La giornata mondiale dell’Ambiente che si celebra oggi 5 giugno in tutto il mondo (in oltre 143 Paesi) venne istituita dalle Nazioni Unite nel giugno 1972 durante la Conferenza di Stoccolma del sull'ambiente umano e il primo World Environment Day si celebrò due anni dopo, durante Expo ’74 e aveva per tema “Only one Earth”, Una sola Terra.
Uno dei motivi che spingeva inizialmente i promotori a istituire la nuova ricorrenza era quello di aumentare la consapevolezza nell’opinione pubblica delle problematiche ambientali, stimolando tutti a intraprendere azioni in favore dell’ambiente e a trovare delle soluzioni. Oggi formalmente lo scopo è ancora lo stesso ma potremmo dire che almeno l’obiettivo comunicativo sia stato raggiunto, questo semplicemente perché nel corso degli ultimi 50 anni buona parte del genere umano ha potuto non solo immaginare ma vedere o toccare con mano gli effetti devastanti prodotti da un Pianeta malato e il cui trend negativo pare non volersi arrestare.
Il pianeta da curare
D’altronde i nostri modelli di produzione e consumo sempre più insostenibili hanno creato una crisi planetaria a tre dimensioni: cambiamento climatico, perdita di natura e biodiversità, inquinamento e rifiuti. Più di un quinto della superficie terrestre (circa 2 miliardi di ettari) è degradato. Circa 3,2 miliardi di persone (il 40% della popolazione mondiale) ne pagano le conseguenze perché non hanno i mezzi e le capacità per difendersi: popolazioni indigene, comunità rurali, piccoli agricoltori e i più poveri, in particolare donne e giovani. Ogni anno 55 milioni di persone sono duramente colpite dalla siccità, un fenomeno che ha ripercussioni dirette sull’agricoltura e sugli allevamenti.
WWF Italia, nell’appello per la giornata di oggi, parla esplicitamente di Pianeta malato, in cui la nostra specie vivente, come anche altre, corre il rischio di estinzione: "Non si può vivere in prosperità, né essere felici, in un Pianeta malato: la nostra salute, dipende anche da quella del Pianeta. Ma per fare ciò serve un cambiamento da parte di ognuno di noi”.
Dal 2015, ricorda l’associazione ambientale, abbiamo superato 6 dei 9 limiti della Terra: cambiamento climatico, integrità della biosfera (con perdita di biodiversità), cambiamento d'uso del suolo, flussi biogeochimici e dal 2022 l'umanità ha superato il confine planetario relativo alle entità inquinanti, inclusa la plastica, che minaccia degli ecosistemi marini e terrestri.
Un preoccupante trend che conclude WWF Italia non si sta fermando perché alimentato dai nostri attuali modelli frenetici di sviluppo e di consumo.
Le iniziative per invertire la rotta
La giornata mondiale dell’Ambiente va vista quindi oggi più come l’occasione per riflettere sulle problematiche che affliggono il nostro Pianeta e per questo in tutto il mondo vengono organizzate numerose iniziative, tra conferenze, attività di pulizia e piantumazioni di alberi. Perché forse la nave Terra non si sta inabissando, ma può ancora invertire la rotta.
L'obiettivo è quello di coinvolgere quante più persone possibili e sottolineare l'importanza di attuare un comportamento ecologicamente responsabile. Il tema del 2024 scelto dal Programma Ambiente delle Nazioni Unite (UNEP), che è delegato alle celebrazioni di questa giornata, si intitola “La nostra terra. Il nostro futuro. Siamo #GenerationRestoration” e ruota attorno a tre macro-focus: ripristino del territorio, desertificazione e resilienza alla siccità.
In Italia tra le iniziative organizzate in occasione della Giornata dell'ambiente c’è la nuova edizione di PuliFondali e PuliSpiagge, storico progetto di tutela ambientale promosso dalla Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee. Arpa Piemonte organizza una attività di educazione ambientale rivolta ai bambini e bambine della scuola dell’infanzia dell’Istituto Pertini di Torino con il laboratorio FavolAlberi. A Milano è in programma Green&Blue Festival 2024, kermesse che, come ogni anno, ospita per tre giorni talk, dibattiti e workshop interamente incentrati sul tema della sostenibilità, allestita negli spazi degli IBM Studios e di BAM – Biblioteca degli Alberi.
E in serata, dalle 18 alle 21, dopo una giornata di dibattiti e conferenze, è previsto anche un momento di svago con la Green Busker Night, tra i viali di Parco Sempione. La musica sarà protagonista senza dimenticare il tema ambientale. E tutto ciò fa tornare inevitabilmente in mente il Titanic con l’orchestra che suonò fino alla fine.
