Attualità

Anno zero per la sicurezza sul lavoro, “serve un cambiamento culturale”

La sicurezza sul lavoro può trasformarsi in una vera e propria opportunità per chi opera nel business delle costruzioni. Gli aspetti essenziali secondo GSE Italia

giovedì 27 aprile 2023 - Franco Metta

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Si celebra domani, 28 aprile, la Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro, e non ci sarebbe nulla da festeggiare. Secondo i più recenti dati Inail, infatti, il numero degli infortuni sul lavoro è aumentato del 28% rispetto all’anno precedente. Un dato drammatico. 

Tuttavia, c’è chi prova ad individuare un significato positivo nel giorno della ricorrenza istituita da ILO - Organizzazione internazionale del lavoro nel 2003 e giunta quest’anno alla 20ª edizione. 

È il caso per esempio di GSE Italia, filiale italiana del gruppo francese operante nel settore dell’edilizia industriale, che evidenzia gli aspetti attraverso i quali da sempre la sicurezza non si limita ad essere una precondizione in grado di garantire il benessere dei lavoratori, il miglioramento della qualità del lavoro, e - di conseguenza - una tutela per i clienti e gli investitori, ma si trasforma in una vera e propria opportunità per chi opera nel business delle costruzioni. 

 

UN CAMBIAMENTO CULTURALE: LA SICUREZZA COME OPPORTUNITÀ  

Nel mondo dell’edilizia, così come nell’industria in generale, la sicurezza è spesso considerata un rallentamento delle attività ‘core’ di un’azienda. Fin dal 2005, invece, GSE ha sempre creduto nella necessità di un cambiamento culturale a livello dell’intero settore, che metta la sicurezza al centro delle attività e la trasformi quindi da “obbligo” a “opportunità” strettamente legata alla propria capacità di generare business. Infatti, solo una corretta gestione della sicurezza nei cantieri può garantire, da una parte l’incolumità e una qualità della vita ottimale dei lavoratori e, dall’altra, una rapida e fluida esecuzione delle opere.   

Per fare questo, oltre a promuovere procedure ben definite, è necessario promuovere una maggiore sensibilizzazione e coinvolgimento di tutte le funzioni, dal management ai presidi in cantiere. 

 

L’EVOLUZIONE DEL RUOLO DEL MANAGEMENT  

Non solo metodo, processi e programmi, quindi. Per GSE Italia, la sicurezza parte dai vertici dell’azienda con la presa in carico della responsabilità diretta da parte del management al di là delle previsioni normative. Con questo fine, nel 2005 è stato creato il Dipartimento Qualità e Sicurezza, facente parte del comitato direttivo aziendale. Sette dirigenti, coordinati da un direttore, gestiscono due missioni fondamentali: misurare il rischio in modo costante e trasmettere una formazione continua.   

Un organismo complesso che, attraverso gli HSE manager, supporta i responsabili della sicurezza in cantiere (ovvero Project Manager e Direzione di Cantiere), agendo in maniera indipendente rispetto alla parte di Construction e quindi anche dalla gerarchia finanziaria. Un aspetto importante e peculiare, questo, perché garantisce che il Dipartimento sia completamente svincolato dalle questioni finanziare e imparziale nelle valutazioni dei rischi, mantenendo invece le responsabilità operative in termini di Sicurezza in capo a chi ha il potere monetario di attuare azioni per la limitazione dei rischi in cantieri, responsabilizzando così chi si occupa direttamente delle lavorazioni in campo. 

 
FORMAZIONE CONTINUA E CAPITALIZZAZIONE DELL’ESPERIENZA INTERNA  

I classici percorsi di formazione sono oggetto di regolari investimenti e cadenzati per ogni gruppo di lavoro. Inoltre, ben il 10% del tempo di ogni giovane assunto viene destinato alle tematiche e alle soluzioni inerenti alla sicurezza. Infine, viene messo a disposizione di ogni dipendente un Vademecum sempre aggiornato contenente regole e linee guida.  

Durante le sessioni di formazione e gli incontri, l’esperienza acquisita viene trasmessa e condivisa con tutti, grazie all’apporto di ogni partecipante. Attraverso questo sistema GSE non si affida ad auditor esterni, ma individua i punti di debolezza e minimizza il rischio capitalizzando l’esperienza acquisita, a beneficio di tutti i lavoratori, clienti e contractors.   

 “La sicurezza - commenta Valentino Chiarparin, Country Manager di GSE Italia - è rispetto delle persone, del loro lavoro e delle loro vite ed è anche rispetto per i clienti, i contractors e i loro investimenti. Un concetto che viene espresso e ribadito pienamente nel nostro slogan, Good Health and Safety is Good Business: la sicurezza è un’opportunità di crescita per tutti”.

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