Seppur il mercato immobiliare sia per la maggior parte dominato da immobili di classe energetica G (anche per l’evidente peso degli edifici vecchi nello lo stock immobiliare), nelle dinamiche di mercato di alcuni segmenti sembra aumentare il peso della qualità energetica. E' il caso degli immobili di pregio: il dato delle compravendite per gli immobili di classe A+ e A è passato al 10%, rispetto al 6% del 2013.
Lo rileva l'indagine promossa da Enea, I-Com e Fiaip sull’andamento del mercato immobiliare, da cui risulta che aumentare il peso della qualità energetica può essere visto come un incoraggiante segnale della crescente considerazione dell’efficienza energetica di un edificio come elemento essenziale e imprescindibile.
NUOVE COSTRUZIONI. Bene anche i dati relativi alle nuove costruzioni: cresce sensibilmente nel 2014 il peso delle compravendite di immobili efficienti rispetto all’anno precedente, ma crolla il dato per gli immobili ristrutturati, segno che l’efficienza energetica non è un elemento sufficientemente valorizzato nelle ristrutturazioni edilizie.
CERTIFICAZIONE ENERGETICA TROPPO SPESSO SOTTOVALUTATA. Anche il sentiment rispetto al tema dell’efficienza energetica degli attori del mercato immobiliare presenta luci ed ombre. Se da una parte aumenta la consapevolezza dell’importanza della variabile energetica di un edificio sia da parte di chi compra che di chi vende, lo strumento della certificazione energetica continua a non essere percepito come utile nell’orientare il mercato verso immobili efficienti.
Peggiora infatti il dato della percezione dell’utilità dello strumento nella lettura comparata dei dati 2014 e 2013: questa criticità potrebbe essere in parte dovuta alle frequenti modifiche normative a livello nazionale e alla frammentazione della materia a livello regionale.