Si è svolto lo scorso 17 marzo, presso lo Spazio Leonardo di Expo Gate, a Milano, l'evento organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori e rivolto ad imprenditori, operatori e all'intera cittadinanza. Unico evento della manifestazione in città, l'incontro, intitolato 'Abitare: un approccio globale, sostenibile, innovativo', è stato un'occasione per riflettere su alcuni temi sui quali Federlegno Arredo punta da tempo: innovazione, formazione e mercato cinese. Quattro gli interventi che si sono succeduti nel corso del pomeriggio.
Michele Brunello. L'esperienza del 'Bosco Verticale' tra Milano e Cina
Il primo quello dell'architetto Michele Brunello di “Stefano Boeri Architetti” e “DONTSTOP architettura”, che ha portato l’esempio dello studio di architettura Boeri e, in particolare, del 'Bosco Verticale' come case history per il mercato cinese, affermando che hanno avuto, in quel Paese, una risonanza mediatica “eccezionale”, tanto che stanno lavorando (su richiesta dei cinesi), per una “riqualificazione vegetale” di numerosi siti/edifici in varie città cinesi, proponendo con ciò un nuovo modello di tipologia urbana. La richiesta, ha raccontato Brunello, è stata quella di “tradurre” in cinese il progetto del già citato Bosco Verticale, dove per “traduzione” non significa ovviamente solo quella linguistica, ma proprio di approccio ad un progetto di “abbellimento e valorizzazione” di certe (devastanti) città-alveari-verticali. Interessante anche le prospettive di recupero urbanistico che, a giudizio dell’architetto, il mercato cinese offre, quasi fosse un’inversione di tendenza dopo la folle ubriacatura verticale degli ultimi decenni. In questo, è il commento finale, si fa notare un accresciuto ruolo della diplomazia italiana, in grado di intervenire a supporto di aziende ed architetti nelle grandi opere.
Alberto Bruno e Stefano Casciani. Insegnare la sostenibilità
Alberto Bruno (foto a sinistra), di Mario Cucinella Architects e Stefano Casciani (foto a destra), Direttore di “Disegno: la nuova cultura industriale” hanno poi parlato, il primo anche da docente, della nuova scuola post universitaria S.O.S. che aprirà i battenti a settembre, a Bologna (www.schoolossustainability.it) su iniziativa, appunto, di Cucinella. Sarà una scuola non convenzionale (loro si ispirano alle scuole professionali), dove si insegnerà, anche praticamente, come costruire ma ancor prima immaginare l’architettura del domani; quattro le grandi aree di progetto: architettura come business sociale, architettura post-carbon, sistema e diritto dell’abitare e Blue Design (inteso come nuova concezione del design industriale). SOS vuol proprio dire… SOS, dunque un “grido” di emergenza, di richiesta, per affrontare i temi sopra descritti, in una scuola rivolta sì ai giovani post laureati, ma anche a professionisti ed aziende. Obiettivo? Formare una nuova generazione di professionisti.
Stefano Maffei. Verso la produzione digitale
Ultimo intervento, quello di Stefano Maffei, del Dipartimento di Design del Politecnico di Milano, che ha presentato il progetto PoliFactory, una vera fabbrica politecnica per materializzare nuove idee di prodotto che esplora la relazione tra design e i nuovi approcci e processi di produzione digitale avanzati.