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Grattacieli super alti, come resistono alle forti raffiche di vento?

Il Taipei 101 ha resistito a un tifone che viaggiava a 233 kmh grazie all'azione del tuned mass damper, un'enorme sfera in acciaio sospesa in grado di ammortizzare il 40% delle oscillazioni

giovedì 1 ottobre 2015 - Erika Seghetti

TAIPEI_MASSdamper
L'esigenza di costruire occupando sempre meno spazio sta spingendo la realizzazione di grattacieli altissimi e con delle basi molto strette. Come può un edificio del genere resistere al vento e alle sollecitazioni sismiche? Una risposta arriva dal famoso Taipei 101: 508 metri di altezza (il grattacielo più alto al mondo fino al 2008), 101 piani (da cui il nome), situato a Taiwan, una delle località più soggette al mondo al rischio tifoni.

Il grattacielo ha superato una prova importante, lo scorso 8 agosto. Ha resistito, senza riportare danni strutturali e senza conseguenze anche minime sugli occupanti, a una raffica di vento fra le più forti registrate nell'isola: più di 233 kmh. L'ottima performance ha spinto ovviamente tecnici ed esperti del settore a spiegare ancora una volta il 'segreto' non solo del Tapei 101 ma quello di una tecnologia che consente a una struttura dall'altezza vertiginosa di resistere alle oscillazioni più estreme.


L'innovazione si chiama  tuned mass damper- tradotto in italiano in 'assorbitore armonico' o 'smorzatore a massa risonante'. Si tratta di una grande massa equilibrata dotata generalmente di molle, pesi e ammortizzatori idraulici, che reagisce alle frequenze nocive delle oscillazioni con vibrazioni inverse.
Quello montato sul grattacielo Taipei 101, tra l’87° e il 92° piano, è il mass damper più grande al mondo. E' un'enorme sfera di acciaio di 5,5 metri di diametro, costituita da 41 dischi piani a spingolo netto, per  un peso di 660 tonnellate e sospesa all'interno della struttura per mezzo di cavi.



Il principio di funzionamento è semplice. L’enorme massa della sfera di acciaio sospesa, grazie alla sua inerzia, si oppone allo spostamento della sommità del grattacielo, contrastando lo spostamento della struttura attraverso pistoni idraulici. L’energia in ingresso derivante dal sisma e dal vento, viene dissipata attraverso i pistoni idraulici che collegano la sfera alla struttura del Taipei 101.
In caso di forti raffiche di vento, come quella avvenuta lo scorso agosto, la sfera si muove in controtendenza, ovvero nel verso opposto a quello delle oscillazioni esterne, assorbendo l’ energia e bilanciando l’ edifici, riducendone il movimento di ben il 40%.


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