Ultime notizie

Grattacieli verdi, sono davvero ‘green’ o è solo una moda?

I rendering dei grattacieli verdi strizzano l’occhio a investitori e potenziali acquirenti ma una volta realizzati deludono le aspettative. Sono costosi, difficili da realizzare e a volte anche brutti

venerdì 17 giugno 2016 - Erika Seghetti

bosco_verticale_milano_ap

In un mondo di concorsi di progettazione on-line e di condivisione di immagine social, molti architetti hanno iniziato a disegnare rendering sempre più audaci, che strizzano l’occhio al pubblico. L’elemento con cui si gioca più di tutti negli ultimi tempi è senza dubbio il verde. Seguendo l’onda della tendenza eco che pervade ogni ambito della società anche, e soprattutto, gli edifici si tingono di verde: grattacieli green, pareti vegetali, giardini pensili, orti verticali. L’effetto è mozzafiato ma quando si passa dalla teoria alla realtà il risultato è lo stesso? O è soltanto un esercizio di stile o ancora peggio un mezzo per attirare l’attenzione di pubblico e investitori? La polemica, pubblicata poco tempo fa sul portale 99percentinvisible.org, è del giornalista Kurt Kohlstedt e abbiamo deciso di parlarne perché alcune riflessioni sono interessanti.

Tanto verde, troppo?

Da quando è esplosa la moda del green, riferisce Kohlsted, i rendering da progetti quasi incomprensibili alla carta sono diventati dei disegni dai colori sgargianti che inevitabilmente attirano l’attenzione di chiunque li abbia sotto mano. Si è iniziato con i tetti e poi il verde ha invaso tutte le superfici degli edifici. Le promesse sono allettanti ma è difficile che questi grattacieli verdi disegnati possano diventare realtà una volta realizzati. E anche quando questo avviene siamo certi che il progetto sia veramente più sostenibile di uno tradizionale?

La Garden Tower di Vijayawada, in India, progettata da Penda Architecture

 

Il verde necessita di rinforzi strutturali

Per cominciare, gli ostacoli nella realizzazione sono tanti. Si va dai rinforzi in acciaio e cemento necessari per sostenere il peso di piante ed arbusti, ai sistemi di irrigazione necessari fino a soluzioni per gestire il carico del vento. Perché gli alberi sono soggetti ai forti venti in quota, eppure nei rendering non vedremo mai degli arbusti piegati. Così come non li vedremo appassire a causa di una eccessiva irradiazione o al contrario del freddo o ancora, sempre a causa del vento, che può interrompere i processi fotosintetici. A volte, continua il giornalista, vengono commessi degli errori madornali, come quello di posizionare gli stessi alberi su tutte le facciate degli edifici. Ma in base all’esposizione le condizioni climatiche cambiano ed è impensabile che la vegetazione possa rispondere allo stesso modo.

La Urban Forest di Chongqing progettata da  MAD

L’esempio del Bosco Verticale

Uno dei progetti che ha avuto la più grande eco mediatica, e non solo, è stato sicuramente il Bosco Verticale , realizzato dallo studio Boeri nella zona di Porta Nuova a Milano.



Il complesso si compone di due torri residenziali di 120 e 80 metri, che contribuiscono allo sviluppo di un vero e proprio ecosistema urbano che vede il verde crescere in altezza, in modo integrato sulle facciate, dove sono stati piantati quasi 1000 alberi, 5000 arbusti e oltre 10mila piccoli arbusti. Una soluzione pensata per migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’inquinamento acustico, limitare l’irraggiamento e anche per supportare l’habitat di diverse specie di uccelli e insetti. Le torri sono state un successo: hanno ottenuto la Leed Gold, hanno vinto l’ Highrise Aware nel 2014 e si sono aggiudicate il 2015 Best Tall Building Worldwide by Council on Tall Buildings and Urban Habitat (CTBUH). 

"Il Bosco Verticale è una nuova idea di grattacielo, dove alberi ed esseri umani coesistono", ha più volte spiegato Boeri. "E 'il primo esempio al mondo di una torre che arricchisce la biodiversità in città.”

E’ davvero sostenibile?

Le critiche tuttavia non sono mancate. C’è chi sottolinea che l’energia prodotta sia in fase di realizzazione (pensiamo anche solo alle gru che hanno dovuto trasportare gli arbusti) sia di gestione compensa e forse supera quella risparmiata grazie ad alcune scelte in chiave green.
Vi è poi il contrasto tra i disegni e le strutture reali. A vederlo dal vivo il Bosco Verticale stupisce, ma non quanto lo faceva sui rendering. Forse gli alberi hanno bisogno di tempo per crescere, forse subiscono dei declini ‘stagionali’ ma a guardarli nella realtà, dice Kohlsted, sembrano ben altra cosa dalla foresta disegnata.



Meglio le coperture verdi rispetto agli arbusti

Tutti sappiamo che un disegno non potrà mai essere uguale a un edificio vero ma sembra che questo eccesso di fantasmagoria stia letteralmente invadendo il mondo dell’architettura. Soprattutto quando parliamo di veri e propri arbusti. Vedere degli alberi in un edificio stupisce, piace, ma forse- sottolinea il giornalista- varrebbe la pena di smetterla. Perché sono molto più sostenibili le canoniche coperture verdi rispetto alle piantagioni. Sono più facilmente installabili, necessitano di meno manutenzione, svolgono meglio il loro dovere e non servono sistemi per sostenerle. Il peso aggiuntivo che i progettisti devono calcolare in caso di coperture va dai 15 ai 50 kg, mentre in caso di arbusti si parla di 50-150 kg.


Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore


Ultime notizie
Idrogeno e fuel cells: a che punto siamo?

Il Convegno AiCARR di Bari è stato un’occasione per riflettere sullo stato...

Tecnologie innovative
Un innovativo sistema di facciata modulare con le rinnovabili integrate

Dal Fraunhofer un’innovazione che potrebbe semplificare e dare una spinta agli interventi...

Aziende
Il teleriscaldamento per una transizione ecologica nel settore del comfort

Frascold e Solid Energy insieme per il il potenziamento di un impianto ...