Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), come noto, prevede una serie investimenti legati alla transizione ecologica. In quest’ambito una misura riguarda anche le cosiddette green communities, ovvero progetti per favorire lo sviluppo, in chiave sostenibile, di territori rurali e montuosi. A questo scopo sono stati stanziati inizialmente 135 milioni di euro affidati al Dipartimento per gli affari regionali e le autonomie che, dopo gli esiti gli esiti del relativo avviso pubblico, sono stati ripartiti tra le regioni e gli enti coinvolti. In particolare, ogni ente poteva richiedere dai 2 ai 4,3 milioni per il proprio progetto.
I progetti pilota
Per prima cosa sono stati selezionati tre progetti pilota di green community finanziati sempre con i fondi previsti dalla misura: “Terre del Monviso” in Piemonte, “Montagna del latte” dell’unione montana dell’Appennino Reggiano in Emilia-Romagna e “Parco Regionale Sirente Velino” in Abruzzo, ciascuno con una dotazione finanziaria di 2 milioni di euro.
Chi riceverà più finanziamenti?
Una volta assegnati i fondi per i progetti pilota, un decreto di riparto del ministero ha distribuito le risorse restanti tra le regioni. Considerando i 36 progetti ammessi attraverso la gara con il bando, la regione che riceverà più finanziamenti è il Piemonte, con circa 12,59 milioni di euro. Seguono a poca distanza Sardegna (poco meno di 12,59) e Toscana (10,28). Riceveranno meno introiti Liguria (circa 2,6 milioni), Puglia (2,39) e Valle d’Aosta (2). In totale per questi progetti sono stati destinati 119 milioni di euro. Di questi, 30 otterranno totalmente il finanziamento richiesto mentre 6 avranno accesso a un finanziamento parziale.
I fondi complessivi utilizzati
Complessivamente, quindi, i fondi utilizzati saranno pari a 125 milioni dei 129 previsti inizialmente. Come segnala Openpolis, che ha elaborato i dati e condotto la ricerca, in alcune regioni si registrano degli avanzi, che però per ciascuna regione non raggiungono i 2 milioni di euro, il minino che può essere richiesto per avviare un progetto.
Inoltre, a conti fatti al mezzogiorno è destinata una quota del 37,7% delle risorse, inferiore al 40% previsto dal PNRR. Questo è sostanzialmente dovuto al fatto che le regioni che riportano più avanzi rispetto al decreto di riparto sono quasi tutte aree del mezzogiorno.
