Hilti Italia, in collaborazione con la Camera di Commercio Svizzera, ha organizzato a Milano l’incontro Hilti Talks: “Realizzare in sicurezza opere progettate per essere sicure nel tempo”. L’evento è stato introdotto da un approfondimento sul tema curato dalla giornalista e architetta Paola Pierotti e si è completato con una tavola rotonda dove Felix Hess, membro dell’Executive Board del gruppo Hilti, ha conversato con importanti esponenti del settore di Assimpredil Ance, DBA Group, Fincantieri ed Helvetia Assicurazioni.
L’ambito delle costruzioni: un pilastro dell’economia italiana
Il settore delle costruzioni da sempre rappresenta uno dei più importanti fattori di crescita dell’economia italiana, contribuendo al 20% del PIL e creando milioni di posti di lavoro. Le sfide sono significative e tra queste, la necessità di garantire una sicurezza duratura è ai primi posti.
“Vogliamo essere partner di tutti gli interlocutori rilevanti del settore e siamo qui per parlare di tre fattori fondamentali: sostenibilità, produttività e sicurezza. La sicurezza per noi è un valore non negoziabile, non perché lo richiedono le normative, ma perché è un pilastro della nostra strategia”, esordisce l’AD di Hilti Italia, Alessandro Savino.
La tavola rotonda: gli esperti raccontano, si confrontano, condividono esperienze
Durante la tavola rotonda i vari esperti hanno affrontato temi legati al mondo delle costruzioni, della digitalizzazione del settore, dell’industria navale e delle assicurazioni. La sicurezza e la salute sono stati gli argomenti principali, e sono emersi temi come formazione continua, coinvolgimento attivo, sorveglianza, aggiornamento delle procedure, adozione di tecnologie avanzate e governance. “La sicurezza richiede responsabilità da parte di chi ha competenze e ruoli nel settore. Dal 2003, gli incidenti sul lavoro nelle costruzioni sono diminuiti da oltre 110.000 a meno di 40.000. I morti sono scesi da 329 a 176. Tuttavia, i cantieri italiani rimangono tra i più rischiosi in Europa. C’è spazio per migliorare e serve collaborazione”, riporta Paola Pierotti, giornalista e moderatrice, introducendo così gli interventi della tavola rotonda:
Felix Hess, Hilti: la sicurezza come valore economico e fonte di benessere
Felix Hess, Membro dell’Executive Board del gruppo Hilti durante il suo intervento ha sottolineato come le nuove tecnologie concorrono a migliorare la produttività, la sostenibilità e la sicurezza nel mondo delle costruzioni. Hilti investe costantemente in questi ambiti e collabora con università, centri di ricerca e Clienti per trovare soluzioni innovative ed efficaci.
“Sono innumerevoli gli esempi del nostro impegno a favore della sicurezza. Abbiamo sviluppato un martello con vibrazioni minime che aiuta i lavoratori a operare più velocemente, in modo più sicuro e con minore sforzo. Abbiamo eliminato gli incidenti con i cavi elettrici grazie alla piattaforma di attrezzi cordless Nuron. Conosciamo il problema sismico e lavoriamo sulla progettazione strutturale e impiantistica per garantire più sicurezza. Abbiamo sviluppato soluzioni antifuoco per proteggere gli edifici. Collaboriamo con i player del settore a ogni livello, per trovare soluzioni efficaci per la sicurezza.”
Giovanni Deleo, Assimpredil Ance: la gestione della sicurezza nei cantieri
Il tema della sicurezza nel settore edile è di assoluta importanza, come dimostrano i numeri e le numerose azioni preventive in atto. Giovanni Deleo, Vice Presidente Assimpredil Ance con delega alla Tecnologia e Innovazione, ha evidenziato come il settore edile italiano è composto per il 95% da imprese con meno di 10 dipendenti, rendendo sfidante la volontà di innovare, fare ricerca e formazione. L’associazione interviene per colmare queste difficoltà, fornendo formazione ai lavoratori, tecnici e imprenditori tramite enti paritetici, anche con l’obiettivo di elevare il livello di sicurezza. Oltre all’aggiornamento normativo, Assimpredil Ance promuove l’applicazione di nuove tecnologie, come dispositivi intelligenti e sensori, per rendere immediatamente attuabili le soluzioni innovative.
Un progetto di ampio respiro è ad esempio quello del “Cantiere Impatto Sostenibile”, un protocollo volontario che affronta il tema della sostenibilità in tutte le sue sfaccettature e prevede 8 impegni per le imprese: governance, decarbonizzazione, tutela dell’ambiente, diffusione dell’economia circolare, legalità, impegno sociale, trasparenza nei rapporti contrattuali e relazione con la comunità.
“È fondamentale considerare anche la questione dei subappalti, dato che molte imprese edili si sono orientate verso un modello di gestione più frammentato, aumentando la necessità di una formazione continua e di una chiara catena di responsabilità. La sicurezza richiede investimenti e formazione continua, soprattutto per le piccole realtà. È importante creare partnership e collaborazioni per affrontare le sfide del settore e garantire un approccio sostenibile e sicuro”, conclude Giovanni Deleo.
Sacha Busetti, DBA Group: la digitalizzazione dell’edilizia e la sfida della governance
La digitalizzazione può unire il ciclo di vita dell’opera e i diversi player coinvolti. Sacha Busetti, Head of HyperScale DataCenter & CTO DBA Group ha ricordato la necessità di una filosofia chiara di sicurezza e sostenibilità. Investire nelle risorse e tecnologie permette di seguire progetti complessi internamente, garantendo che ogni elaborato sia coordinato e interoperabile. Inoltre, collaborazione tra General Contractor e piccole aziende è fondamentale: nonostante le difficoltà nelle piccole realtà, dove la governance è meno strutturata, i General Contractor devono assumersi la responsabilità della formazione e crescita delle aziende più piccole, sulla base di una visione condivisa e una governance continua.
“Noi seguiamo i nostri clienti fin dalla scelta del sito, che già include elementi di sicurezza legati al territorio e alle possibilità di investimento. Li supportiamo anche con la progettazione integrando varie discipline, per creare un’infrastruttura coerente e multidisciplinare. Questo approccio riduce la frammentazione tipica del mercato italiano, dove non sempre i diversi studi coinvolti comunicano al meglio tra loro”, commenta Sacha Busetti.
Francesco Micheletti, Fincantieri: gestione della sicurezza nei cantieri navali
Per Fincantieri, che opera in siti che contano fino a 12.000 persone, applicare regolamenti rigorosi e fare uso della tecnologia per gestire la complessità è un imperativo. Francesco Micheletti, Procurement Vice President Fincantieri ha illustrato come l’azienda utilizzi ad esempio droni per controllare la qualità delle saldature ed esoscheletri come quello di Hilti per alleggerire il carico di lavoro manuale.
“Crediamo fortemente nell’applicazione dei regolamenti e nella formazione, utilizzando anche la tecnologia e la gamification. Un tema aperto resta la carenza della manodopera a livello europeo nei cantieri, dove alcune attività non sono più attrattive per la manodopera locale. Stiamo lavorando a livello di sistema e con la tecnologia per gestire questa complessità. Utilizziamo intelligenza artificiale per superare le barriere digitali, linguistiche e culturali, e ci confrontiamo quotidianamente con vari tipi di rischio. Gestiamo 12.500 aziende nella nostra filiera, molte delle quali sono piccole eccellenze artigiane, cruciali per il nostro successo. Riteniamo fondamentale la responsabilità condivisa tra tutti gli attori della filiera, dal cantiere alle persone che vivranno i nostri progetti. Questo impegno ci permette di migliorare continuamente e di affrontare le sfide con una visione integrata e sostenibile”, dichiara Francesco Micheletti.
Niccolò Antonio de Castiglione, Helvetia Assicurazioni Svizzera: il ruolo delle assicurazioni nella gestione della sicurezza
È importante che l’opinione pubblica e chi opera nel settore dell’edilizia comprendano come il mondo delle assicurazioni si inserisca nel tema della sicurezza, soprattutto alla luce del cambiamento climatico e dell’aumento degli eventi calamitosi. Niccolò Antonio de Castiglione, Responsabile Technical Excellence Helvetia Assicurazioni Svizzera, ha ricordato come negli ultimi anni eventi climatici estremi come le alluvioni in Emilia-Romagna si sono verificati con una frequenza crescente. Episodi di tale portata avrebbero dovuto avere un ritorno di circa 200 anni, ma li stiamo vivendo in meno di 18 mesi.
“Il settore produttivo italiano è composto per il 95% da microimprese con meno di 10 dipendenti, e meno del 5% è assicurato contro eventi calamitosi. Con la nuova Finanziaria, lo Stato introdurrà l’assicurazione obbligatoria, permettendo di distribuire i costi tra tutti gli assicurati. L’adozione di misure preventive e criteri antisismici permetterà di ridurre le conseguenze degli eventi calamitosi, a beneficio dell’intero sistema”, evidenzia Niccolò Antonio de Castiglione.
Tra sicurezza e sostenibilità
L’evento è stata l’occasione per ribadire quanto la sicurezza e la sostenibilità siano fondamentali e debbano far parte della strategia aziendale. È inoltre importante strutturare un percorso di digitalizzazione, con l’obiettivo di creare un ecosistema integrato che coinvolga non solo i Clienti, ma anche partner di pianificazione, Architetti e altre figure professionali. La digitalizzazione può essere uno strumento estremamente efficace nella selezione dei partner, infatti, chi è in grado di gestire correttamente un modello digitale garantisce anche una maggiore sicurezza in cantiere.
“Favorire tavoli di confronto come l’Hilti Talks, per condividere soluzioni ed esperienze, è cruciale per raggiungere l’obiettivo comune di zero incidenti all’interno dei cantieri. Ogni azienda, grande o piccola, può contribuire alla sicurezza e alla sostenibilità. Come confermato dagli studi, la sostenibilità parte dal cantiere: è utile adottare procedure e modelli organizzativi mutuati da altre industrie per rendere il lavoro ancora più sicuro. Anche la cooperazione tra diversi stakeholder, a livello nazionale e internazionale, è essenziale per raggiungere un miglioramento continuo”, conclude Martino Incarbone, Sales Director di Hilti Italia.