C'è anche una semplificazione in materia di housing universitario nel decreto-legge 29 maggio 2023, n. 57 “Misure urgenti per gli enti territoriali, nonché per garantire la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per il settore energetico”, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale di ieri e in vigore da oggi 30 maggio.
L'Art. 2 (Ulteriori disposizioni per la tempestiva attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza) del DL stabilisce, al comma 2, che “All'articolo 1-bis della legge 14 novembre 2000, n. 338, il comma 13 e' soppresso”.
Ricordiamo che la legge n. 338/2000 reca disposizioni in materia di alloggi e residenze per studenti universitari. L'Art. 1-bis “Nuovo housing universitario” dispone al comma 13 che “L'efficacia delle misure di cui al presente articolo e' subordinata, ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, all'autorizzazione della Commissione europea, richiesta a cura del Ministero dell'universita' e della ricerca”. Questa disposizione viene soppressa.
Nei giorni scorsi il Governo ha ritirato un emendamento sugli alloggi universitari, autorizzato dal Consiglio dei ministri, al disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 44 del 2023 “Disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacita' amministrativa delle amministrazioni pubbliche”. Un comunicato del Ministero dell'Università e della Ricerca, pubblicato il 16 maggio scorso, ha precisato quanto segue: “Nessuna retromarcia da parte del Governo nel dare piena attuazione alla misura del PNRR che destina 660 milioni di euro agli alloggi universitari. Dal confronto con le Commissioni parlamentari competenti è emersa l’opportunità di convogliare i contenuti dell’emendamento 9.33 nel decreto-legge n. 51/2023, piuttosto che nel decreto-legge n. 44/2023, per questioni di attinenza materiale. Resta quindi assolutamente confermata la volontà del Governo di procedere con le risorse per l’housing universitario”.
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