Un ecosistema in grado di resistere ai cambiamenti climatici. Si chiama Hyperions il villaggio ecologico che il noto studio di architettura francese Vincent Callebaut sta progettando, a Jaypee Greens Sports City, a Nuova Dehli, in India, con la collaborazione di un agro-ecologista indiano, Amlankusum. Il nome deriva da quello di una sequoia sempreverde gigante, Hypeirons, che si trova nella California del Nord e raggiunge i 115 metri di altezza. Le torri, sei, che caratterizzano il nuovo complesso sono infatti realizzate quasi interamente in legno e sono anche molto alte (36 piani). Sono torri-giardino, che ospiteranno sia unità a uso residenziale che uffici, oltre a vari servizi come palestre, ristoranti e laboratori.
Il legno è proveniente dalla vicina foresta di Delhi ed è rinforzato con lame d’acciaio, mentre le sottostrutture in calcestruzzo assicurano fondazioni antisismiche. Il progetto è un vero e proprio ecosistema naturale e alimentare con laghetti con pesci di allevamento, piante arrampicante, serre idroponiche sui balconi, e soprattutto come un grande orto urbano.
In cima alle torri svettano delle serre sotto cupole bioclimatiche, con orti e frutteti a disposizione degli abitanti. Stando agli architetti si potrebbe arrivare a produrre 20 kg di frutta e verdura biologica al mq. Oltre all’agricoltura tradizionale, il progetto prevede anche fattorie verticali acquaponiche.
Ma Hyperions non è solo natura, è anche un edificio-sistema a energia zero grazie a pannelli fotovoltaici, turbine eoliche, un sistema di recupero delle acque e di fitodepurazione.