Sono stati annunciati i vincitori dell'edizione 2015 della Skyscraper Competition. Il premio, istituito nel 2006 dalla rivista newyorkese di architettura e design eVolo Magazine, ha come obiettivo quello di riconoscere le idee più innovative applicate alla progettazione verticale. In 9 anni la redazione ha ricevuto più di 6000 progetti che, attraverso un uso inedito di tecnologia, materiali, estetica e organizzazione spaziale, hanno sfidato il modo di intendere la verticalità dell'abitare e il suo rapporto con l'ambiente naturale e costruito. Per l'edizione 2015, la Giuria, composta da grandi personalità del campo dell'architettura e del design, ha selezionato, fra 480 progetti provenienti da tutto il mondo, 3 vincitori e 15 menzioni d'onore.
Primo classificato, Essence: il grattacielo con 11 habitat naturali
Il primo posto è stato assegnato allo studio polacco BOMP (Ewa Odyjas, Agnieszka Morga, Konrad Basan, e Jakub Pudo) per il progetto Essence. La proposta è una mega-struttura urbana che contiene diversi habitat naturali. Il grattacielo è stato pensato come luogo per sfuggire alla vita urbana grazie alla riproduzione di 11 scenari naturali come oceani, giungle, grotte e cascate, che consentono agli abitanti di vivere esperienze inedite e stranianti.
Secondo classificato, Shanty-Scaper: il grattacielo che rigenera la periferia degradata
Secondi classificati sono gli indiani Suraksha Bhatla e Sharan Sundar con il Shanty-Scaper. Il progetto è stato premiato per alto valore sociale, perché contribuisce alla creazione di alloggi, posti di lavoro e spazi ricreativi per gli abitanti della periferia di Chennai, in India. Il grattacielo non cerca soltanto di rispondere ad un esigenza di spazi e di rigenerazione urbana, ma ha anche un alto valore in termini di riuso perché è stato realizzato utilizzando materiali di scarto, come legname, lamiere e vecchi tubi.
Terzo classificato, Cybertopia: il grattacielo ultratecnologico
Tecnologia e progettazione avveniristica sono invece i concept del progetto terzo classificato firmato dal russo Egor Orlov. Il nome del grattacielo la dice tutta, Cybertopia, e promuove un'idea di progettazione futuristica dove mondo fisico e digitale si fondono reinventando modelli abitativi. Il grattacielo, e la città intera, secondo Orlov è uno spazio che cresce e si trasforma in base alle esigenze degli abitanti. Dinamicità e flessibilità che consentono, ad esempio, agli inquilini di 'ordinare' una nuova stanza se ne hanno bisogno, che verrà realizzata, quasi in tempo reale, da droni e stampanti 3D.
Le idee non premiate ma menzionate
Tra i 15 progetti non vincitori ma meritevoli di menzione vi sono, fra le varie proposte, soluzioni progettuali per rispondere al fenomeno di desertificazione, piattaforme petrolifere abbandonate trasformate in bio-habitat e laboratori atmosferici.
La Giuria
I membri della giuria sono: Massimiliano Fuksas [ Studio Fuksas], Michael Hansmeyer [gruppo CAAD presso il Swiss Federal Institute of Technology], Richard Hassell [WOHA], Alvin Huang [Synthesis Design + Architecture], Yong Ju Lee [vincitore dell'edizione 2014 di eVolo Skyscraper Competition], Wenchian Shi [project manager di MVRDV], Wong Mun Summ [WOHA], e Benedetta Tagliabue [EMBT Miralles Tagliabue].