Dopo l’annuncio di Opec+ sul taglio alla produzione di greggio per 2 milioni barili al giorno, i prezzi alla pompa di benzina e gasolio invertono la rotta e tornano a salire. Lo denuncia il Codacons, che lancia l’allarme sulle conseguenze per le tasche degli italiani.
In un solo giorno il prezzo medio della benzina in modalità self è salito da 1,641 a 1,644 euro/litro, mentre il gasolio passa da 1,745 a 1,748 euro/litro – spiega il Codacons – I mercati internazionali hanno infatti chiuso il 5 ottobre con rialzi delle quotazioni del petrolio a seguito dell’annuncio di Opec+, con effetti immediati sui listini alla pompa. Già ieri, e nonostante il taglio delle accise deciso dal Governo, un litro di diesel costa in media l’11,5% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, con un aggravio di spesa pari a 9 euro a pieno.
“L’inversione di tendenza dei carburanti è un pessimo segnale – avvisa il presidente Carlo Rienzi – Se infatti i prezzi alla pompa dovessero iniziare una nuova corsa al rialzo, le conseguenze per le tasche delle famiglie sarebbero pesanti, con una nuova spinta inflazionistica che aggraverebbe la già delicata situazione attuale. Per questo ci auguriamo che il nuovo Governo sappia affrontare in modo efficace l’emergenza prezzi, abbandonando la fallimentare strada dei bonus a pioggia in favore di misure in grado di calmierare sul lungo periodo i listini” – conclude Rienzi.