Riuscire a comprendere con precisione quale sia il Paese europeo con la maggior capacità impiantistica per la produzione di idrogeno è importante, in un contesto come quello che stiamo attraversando, che è incentrato sulla transizione verde. Ma non solo: oggi come oggi diventa quanto mai importante comprendere quali siano i governi che stanno sostenendo maggiormente il vettore e quali, invece, sono a tutti gli effetti indietro.
A fare il punto della situazione è uno studio completamente ed interamente italiano, il cui titolo è: Regional Disparities and Strategic Implications of Hydrogen Production in 27 European Countries. Cosimo Magazzino, Marco Mele e Angelo Leogrande, autori della ricerca, analizzano a che stato sia la produzione di idrogeno nei 27 paesi che fanno parte dell’Unione europea. Arrivando a mettere in evidenza quali siano le disparità, determinate, nella maggior parte dei casi, a delle politiche energetiche diverse e a differenti capacità industriali. Il 40% di queste, mette in evidenza lo studio, sono ad oggi inutilizzate. Abbiamo di fronte, ad ogni modo, un quadro molto eterogeneo, che mette in evidenza punti di forza e debolezze varie.
Idrogeno, come si muove la produzione in Europa
La Germania è in testa alla classifica dei paesi per numero di impianti in esercizio per l’idrogeno. Senza dubbio è la nazione leader, con la bellezza di 109 strutture attive in tutto il territorio. La capacità produttiva è pari a 2,1 milioni di tonnellate ogni anno. Senza dubbio la più alta in Europa. Che la Germania sia in testa alla classifica non sorprende più di tanto. Gli obiettivi che si è fissata Berlino sono ambiziosi e prevedono, tra le altre cose, 5 GW di impianti di elettrolisi che dovranno essere attivati entro il 2030. I finanziamenti stanziati sono innumerevoli.
Al secondo posto nella classifica c’è la Polonia, con 148 strutture produttive, ma una capacità produttiva pari a 1.104.771 tonnellate l’anno. Anche se a dire il vero, come capacità produttiva sarebbe superata dai Paesi Bassi, dove, benché ci siano solo 33 impianti attivi, questi potrebbero arrivare a generare 1.424.258 tonnellate.
La medaglia di bronzo spetterebbe alla Francia, che con 50 impianti arriva a produrre 822.712 tonnellate ogni anno.
Al quarto posto per numero di impianti ma al sesto per capacità produttiva troviamo il Regno Unito, dove a fronte di 44 impianti realizzati, si riescono a produrre 783.673 tonnellate di idrogeno ogni anno. Come numero di strutture attive segue l’Italia: sono presenti 41 impianti, ma capacità installata è superiore a quella della Gran Bretagna: 829.240 tonnellate l’anno.
Quanto sono efficienti gli impianti
Cercando, invece, di analizzare le differenze che intercorrono tra la capacità e la produzione vera e propria, le cose cambiano leggermente. Nella classifica troviamo sempre in testa la Germania, con le sue 1.743.512 tonnellate di idrogeno prodotte ogni anno. A seguire troviamo:
- Paesi Bassi: 975.233 tonnellate;
- Polonia: 784.637 tonnellate;
- Spagna: 614.470 tonnellate;
- Italia: 607.913 tonnellate.
Tra i dati interessanti da analizzare troviamo anche l’analisi di produzione dell’idrogeno per impianto. Sicuramente uno dei dati più interessanti è quello relativo all’efficienza operativa e sulla scala degli impianti nazionali: a distinguersi, tra i 27 paesi analizzati in Europa, la Lituania si distingue per la produzione più elevata: da ogni impianto escono 71.843,47 tonnellate.