“Non sappiamo sulla base di quali elementi, su alcuni organi di informazione si sono espresse frasi dubbiose sull’efficacia del Bonus Verde.
Forse serve ricordare che, poiché l’Agenzia delle Entrate ha posticipato al mese di settembre la presentazione delle dichiarazioni dei redditi 2018, oggi non siamo in grado di avere dati sul reale utilizzo del Bonus verde. Ma non solo: nel primo anno di applicazione del Bonus, il 2018, le informazioni complete per il corretto utilizzo sono arrivate solo a fine maggio dello stesso anno, non consentendo di inserire tutti i lavori effettuati nei giardini nella primavera, che corrispondono a circa il 60% del fatturato di un’azienda del settore. La valutazione sull’effettivo utilizzo del Bonus potrà essere fatta solo analizzando le richieste di detrazione del 2019.
Il Bonus verde è un incentivo che potrà portare solo vantaggi al nostro Paese, per i maggiori introiti legati al contrasto al lavoro sommerso, come accade per gli altri settori, attraverso la tracciabilità dei pagamenti, oltre che i benefici sanitari ed ambientali della città per una riqualificazione diffusa del verde privato e condominiale.
Ma ciò che più ci lascia increduli è che questa misura è stata approvata dal Governo Gentiloni (PD), prorogata dal Primo Governo Conte (Lega-5Stelle) e oggi, con il Secondo Governo Conte (PD-5Stelle), è fuori dal DDL Bilancio 2020.
Il Bonus Verde è una misura che serve per implementare il numero di alberi nelle città, con l’aiuto dei cittadini, che con i propri investimenti concorrono alla tanto acclamata Foresta Urbana.
Confidiamo che la discussione parlamentare faccia ravvedere la politica, visto anche il cospicuo numero di esponenti di vari schieramenti che si sono spesi affinché possa essere reinserito.”
Nada Forbici
Presidente Assofloro