Secondo il monitoraggio periodico effettuato dal Centro Studi del CNI, nel mese di dicembre 2014 solo 115 bandi su 204 fanno chiaro riferimento al Decreto Parametri (DM 143/2013). Il dato appare in miglioramento rispetto ai mesi precedenti ma col 56,4% di bandi regolari si è ancora lontani da una situazione accettabile.
Sebbene la situazione stia migliorando – ha dichiarato Armando Zambrano, Presidente del CNI - è ancora alto il numero di stazioni appaltanti che non applicano il D.M.143/2013. Ed anche quando ciò accade, non sempre viene applicato correttamente. Al di là di questo problema, esistono anche casi in cui l’illegittimità dei bandi è palese. Come quello del Comune di Ponte Dell’Olio documentato dal nostro Centro Studi.
IL CASO DEL BANDO DEL COMUNE DI PONTE DELL’OLIO. Il caso del Comune di Ponte Dell’Olio riguarda l’affidamento dell’incarico per la redazione di un progetto definitivo ed esecutivo per i lavori di riqualificazione energetica e funzionale, nonché di miglioramento sismico, della Scuola Secondaria di Primo Grado “A. Vaccari”, con sistema di aggiudicazione in favore dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il bando ha individuato il corrispettivo per le prestazioni di ingegneria nell’apposizione di un cartello pubblicitario nell’area di cantiere, ricorrendo ad una atipica procedura di sponsorizzazione. L’unico elemento economico dell’affidamento, infatti, è il ribasso sul rimborso delle spese di progettazione, fissato forfettariamente in € 6.000, mentre il corrispettivo dell’attività di progettazione è remunerato attraverso la concessione della possibilità al professionista risultato vincitore di apporre un cartellone pubblicitario nell’area di cantiere.
SEGNALAZIONE ALL'ANAC. Questo bando di progettazione non solo non determina il corrispettivo da porre a base d’asta attraverso il DM 143/2013 ma prevede il pagamento della prestazione svolta dal professionista attraverso una forma di pubblicità che lo obbliga ad essere sponsor di se stesso. Il CNI ha pertanto inviato apposita segnalazione all’Anac (Autorità nazionale anticorruzione).