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Il Decreto Salva Casa è legge

Il Senato ha approvato in via definitiva la conversione in legge, con modifiche, del DL n. 69/2024, attesa in Gazzetta Ufficiale. Confedilizia: “L’auspicio è che raggiunga presto gli sperati effetti di stimolo al mercato delle compravendite, ma anche di ausilio agli interventi di riqualificazione degli edifici”

giovedì 25 luglio 2024 - Redazione Build News

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Ieri mercoledì 24 luglio, l'Aula del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando, in via definitiva, il disegno di legge n. 1197 di conversione in legge, con modificazioni, del Decreto Salva Casa - decreto-legge 29 maggio 2024, n. 69, recante disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica.

Il provvedimento è ora legge e sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Interventi di edilizia libera

La Legge Salva Casa amplia la categoria degli interventi di edilizia libera eseguibili senza alcun titolo abilitativo.

Stato legittimo immobili e mutamenti di destinazione

Semplificato l’iter di riconoscimento dello stato legittimo degli immobili (precisando anche che le difformità sulle parti comuni non hanno incidenza sullo stato legittimo delle singole unità immobiliari e viceversa), ed agevolati i mutamenti di destinazione d’uso.

Criteri igienico-sanitari, superfici minime e altezze minime interne

Sono rivisti – ai fini del rilascio del certificato di agibilità – alcuni criteri igienico-sanitari incidendo sia sulle superfici minime - che passano, per una persona, da 28 a 20 mq; per due persone da 38 a 28 mq -, sia sulle altezze minime interne, che vengono ridotte da 2,70 a 2,40 metri.

Alienazione del bene o dell’area oggetto di abuso

Inoltre, la Legge Salva Casa permette l’alienazione del bene o dell’area oggetto di abuso, da parte del Comune, in presenza di determinate condizioni.

Recupero sottotetti, deroghe distanze minime

Sono introdotte – al fine di incentivare il recupero dei sottotetti – deroghe al regime delle distanze minime tra gli edifici e dai confini.

Tolleranze costruttive

È modificata la disciplina delle “tolleranze costruttive” limitatamente agli interventi realizzati entro il 24 maggio 2024, prevedendo la riparametrazione dei limiti tollerati in misura inversamente proporzionale alle dimensioni delle unità immobiliari nonché l’ampliamento della casistica delle c.d. “tolleranze esecutive”.

Sanatoria interventi in parziale difformità o con variazioni essenziali

È consentita la sanatoria degli interventi realizzati in parziale difformità o con variazioni essenziali dal titolo abilitativo purché si tratti di interventi conformi alla disciplina edilizia vigente al momento della loro realizzazione e alla disciplina urbanistica vigente al momento della presentazione della domanda - mantenendo, invece, la necessità del requisito della “doppia conformità” ai fini della sanatoria per gli interventi realizzati in totale difformità dal titolo.

Il provvedimento prevede anche una specifica procedura per regolarizzare immobili oggetto di varianti in corso d’opera su titoli rilasciati prima del 1977.

Strutture amovibili e agibilità immobili catastrofe Vajont

È permesso il mantenimento di alcune strutture amovibili realizzate durante lo stato di emergenza sanitaria da Covid-19, ed è agevolato l’ottenimento dell’agibilità per gli immobili siti nelle zone devastate dalla catastrofe del Vajont del 1963.

Il commento di Confedilizia

“Il decreto-legge sulle semplificazioni edilizie e urbanistiche, ora definitivo, risponde ad esigenze dei proprietari di casa e dell’intero settore immobiliare”, commenta il Presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa. “L’auspicio è che raggiunga presto gli sperati effetti di stimolo al mercato delle compravendite, ma anche di ausilio agli interventi di riqualificazione degli edifici. Nel corso del dibattito parlamentare, specie da parte dell’opposizione, si è a più riprese invocato il varo di misure finalizzate ad aumentare l’offerta abitativa, soprattutto in affitto e in particolare a canone calmierato. Al proposito, facciamo appello a tutte le forze politiche affinché condividano una proposta molto concreta della Confedilizia: azzerare l’Imu per le case date in locazione attraverso i contratti a canone concordato. Una misura che, specie se accompagnata da un’accelerazione delle procedure di rilascio, rappresenterebbe un efficace incentivo all’immissione sul mercato di migliaia di abitazioni attualmente destinate ad altri scopi”, conclude Spaziani Testa.

Leggi anche: “Decreto Salva-Casa, alla Camera il governo pone la fiducia: quali le novità?

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