Solare, fotovoltaico e schermature solari

Il fotovoltaico cresce più del previsto

Secondo il report Renewables 2017 dell'IEA il fotovoltaico è cresciuto più delle previsioni. Il merito va a Cina e India che potrebbero diventare leader, soppiantando Ue e USA

lunedì 16 ottobre 2017 - Erika Seghetti

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L' International Energy Agency (IEA) ammette di aver commesso un errore di valutazione. L'energia solare sta crescendo in modo molto più veloce rispetto alle previsioni degli esperti ed è pronta a soppiantare il carbone. Questa crescita rapida, illustrata nel report Renewables 2017 (IN ALLEGATO) è dettata sia dalla costante riduzione dei costi complessivi legati ai progetti a fonti rinnovabili sia a politiche sempre più favorevoli. Sono infatti molti i governi che nell'ultimo anno hanno accelerato sul fronte dell'energia pulita, favorendola rispetto ai combustibili fossili.

A guidare questa escalation è la Cina, a cui si deve la metà delle installazioni fotovoltaiche a livello mondiale. Ottima anche la performance dell'India che dovrebbe, entro il 2022, raddoppiare la capacità di energia solare. Se queste previsioni si riveleranno corrette, l'India potrebbe superare l'Ue.

Una forte battuta d'arresto molto probabilmente avverrà anche negli Usa, se le politiche di rilancio dell'industria del carbone, annunciate da Donald Trump, avranno il loro esito. 

Cina, leader nel fotovoltaico

La Cina è attualmente il mercato più florido per la tecnologia fotovoltaica. Questa spinta verso le rinnovabili, iniziata da qualche anno a questa parte, e motivata soprattutto dalle crescenti preoccupazioni del paese in merito ai tassi di inquinamento atmosferico sempre più allarmanti, è stata confermata nell'ultimo piano quinquennale redatto dal governo cinese. Una relazione in cui sono stati delineati una serie di obiettivi da raggiungere entro il 2020 sul fronte delle rinnovabili. Quelli relativi all'energia solare sono in realtà già stati raggiunti e quelli inerenti l'eolico sono vicini.

Quanto inquinamento c'è dietro la produzione dei pannelli?

Il report dell'IEA affronta infine un aspetto forse ancora poco considerato legato all'industria solare. Perché se da un lato l'energia fotovoltaica sta vincendo la sfida energetica è anche vero che non ci sono ancora dati certi in merito al quantitativo energetico proveniente da fonti non rinnovabili necessario per la produzione dei pannelli e all'uso di sostanze chimiche, sempre nel processo produttivi. Dati che potrebbero in parte annullare l'entusiasmo dettato dalla crescita del solare. Su questo fronte la Silicon Valley Toxics Coalition (SVTC) ha recentemente stilato una classifica dei produttori di pannelli fotovoltaici in base alla loro impronta ambientale. I risultati mostrano il produttore cinese Trina al primo posto, seguito dalla californiana SunPower.

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