AIEL ha elaborato il Libro Bianco sul futuro del riscaldamento a legna e pellet, il documento di posizionamento della proposta politica “Rottamare ed educare”, la strategia che punta a ridurre del 70% nei prossimi dieci anni le emissioni di polveri sottili prodotte dal riscaldamento domestico a legna e pellet.
IL PROBLEMA, PARTENDO DA DATI UFFICIALI
Il riscaldamento domestico a biomasse legnose produce polveri sottili, problematica che si acuisce in alcune zone critiche come il bacino padano, e contribuisce a circa il 17% del particolato (PM10) emesso. La maggior parte delle emissioni di PM10 viene da vecchie stufe e caminetti, con tecnologie di combustione superate. Il 70% degli apparecchi installati in Italia ha più di 10 anni di vita e contribuisce all’86% del PM10 derivante dalla combustione domestica di biomassa.
LA SOLUZIONE: ROTTAMARE ED EDUCARE
Rottamare. Promuovere la sostituzione degli apparecchi obsoleti con sistemi di riscaldamento a legna e pellet moderni ed efficienti, caratterizzati da emissioni di PM10 da 4 a 8 volte inferiori rispetto alle tecnologie più datate.
Educare. Informare e sensibilizzare gli utenti finali, in particolare chi utilizza legna da ardere. La conduzione scorretta dell’apparecchio a legna può causare incrementi delle emissioni di PM10 e di carbonio organico anche di 10 volte superiori rispetto a un utilizzo ottimale.
I PRIMI RISULTATI SONO GIÀ MISURABILI
Nell’ultimo decennio, il livello prestazionale e tecnologico dei sistemi di riscaldamento a biomassa legnosa è cambiato: una parte delle tecnologie di combustione più obsolete è stata sostituta da apparecchi moderni, caratterizzati da elevata efficienza e ridotte emissioni. Le emissioni della combustione del legno nel Paese sono diminuite del 23% dal 2010 al 2018, passando da 123.000 a 95.000 tonnellate (Ispra 2020).
CONTO TERMICO, ALLEATO STRATEGICO
Il Conto termico, incentivo per interventi volti all’incremento dell’efficienza energetica e alla produzione di energia termica da fonti rinnovabili, ha dato impulso al turn over tecnologico. Il Conto Termico è tuttavia ancora poco conosciuto e utilizzato: la spesa annua nel 2019 per incentivare tutti gli interventi realizzati da privati (77,6% del totale) ammonta a 213,6 milioni di euro, a fronte di un limite di spesa annuo di 700 milioni di euro.
5 STRUMENTI PER RAGGIUNGERE L’OBIETTIVO DEL -70% DI EMISSIONI
Promuovere l'incentivo Conto Termico per favorire il turn over tecnologico, puntare sull’efficienza degli apparecchi e sulla qualità dei biocombustibili legnosi, qualificare gli installatori e i manutentori di impianti a biomassa, comunicare all’utente le buone prassi.
In allegato il Libro bianco