I ricercatori del KTH Royal Institute of Technology di Stoccolma hanno presentato durante il congresso primaverile dell’American Chemical Society, a Orlando, un materiale che entro cinque anni potrebbe raggiungere il mercato e rivoluzionare il mondo del design di interni e della bioedilizia: si tratta di un legno di balsa trattato in modo da sostituire la lignina – che conferisce al legno resistenza e colore – con l’acrilico. Quest’ultimo riempie i pori lasciati liberi dalla rimozione della lignina e i vasi cavi che trasportavano l’acqua nell’albero.
Il legno trasparente prima e dopo l’assorbimento del calore. Foto: American Chemical Society
Il risultato è una via di mezzo tra il legno e il vetro: un legno semi-trasparente che conserva la struttura del materiale originale ma che, in più, è capace non soltanto di trasmettere la luce, ma anche di immagazzinare e rilasciare il calore, favorendo il suo futuro utilizzo nella costruzione di edifici ad alta efficienza energetica.
I ricercatori svedesi avevano presentato una prima versione del proprio “legno trasparente” già tre anni fa, ottenendo ottimi risultati di isolamento termico rispetto al vetro. Questa volta, per conferire al materiale anche la capacità di assorbire il calore, è stato aggiunto un polimero (glicole polietilenico, PEG) che cambia stato quando la temperatura supera i 26°C, immagazzinando energia. Così, durante il giorno il legno blocca il calore prima che raggiunga gli ambienti interni, mentre di notte avviene il contrario: il PEG si raffredda e, tornando solido, rilascia l’energia che aveva immagazzinato.
Ma c’è ancora molto da fare prima che questo materiale possa imporsi come valido sostituto del vetro o della plastica. In particolare, gli scienziati vorrebbero riuscire a svilupparne una versione completamente biodegradabile, trovando un sostituto più ecosostenibile dell’acrilico.