Il mercato delle opere pubbliche nel 2014 mostra un trend di crescita generalizzata. Tra gennaio e dicembre 2014 sono state bandite 17.703 gare (erano 14.123 nel 2013, +25,3%) per un importo complessivo di 29,4 miliardi (erano 18,6 miliardi, +58,2%), grazie soprattutto alla crescita di tutti i diversi mercati per numero e in particolare della costruzione, manutenzione e gestione per importo (+662%): circa 8,6 miliardi nell’anno in corso rispetto ai “soli” 1.127 milioni del 2013. Ben 6 miliardi, pari ad oltre il 70% del totale di questo mercato, fa riferimento alle maxi gare indette da Consip e dalla Regione Lazio.
Per quanto riguarda i contratti “tradizionali” della sola esecuzione e dell’appalto integrato l’anno di svolta è stato il 2013, con la crescita degli importi del 13,4%. Trend confermato e anzi migliorato nel 2014 in cui entrambi i mercati crescono: +10,8% gli importi dei lavori affidati mediante appalto integrato; +32,4% gli appalti di sola esecuzione. In entrambi i casi sono determinanti le opere stradali, anche se per la sola esecuzione un ruolo importante spetta anche alle opere ferroviarie.
Segnali incoraggianti arrivano anche dal mercato “complesso” del PPP. Nel 2014 sono state indette 3.287 gare di PPP (nel 2013 le gare erano 2.908, +13%) e il valore complessivo del mercato si attesta sui 4,4 miliardi di euro (4,3 miliardi un anno prima, +0,9%). Il bilancio del 2014 quindi conferma ancora una volta sia l’interesse per questo mercato delle pubbliche amministrazioni, sia il persistere delle difficoltà nel reperire le risorse finanziarie, soprattutto per operazioni di importo rilevante, come dimostrano le misure adottate negli ultimi anni in diversi provvedimenti (tra le più recenti, l’articolo 11 del D.L. 133/2014, cd. “decreto Sblocca Italia”, che ha ampliato l’ambito di applicazione delle agevolazioni fiscali alle infrastrutture in PPP di importo superiore a 50 milioni). Tale considerazione è confermata dal raffronto del valore del mercato nel 2014 con quello corrispondente del 2013, al netto delle opere di importo superiore a 50 milioni, che segna una crescita del 39% (da circa 2 miliardi a 2,8 miliardi) del volume d’affari in gara.
Buone notizie arrivano anche dai contratti aggiudicati nel 2014. Sono stati assegnati 15.673 contratti per un valore, riferito ai 10.207 bandi di importo noto, di 20,1 miliardi. Rispetto al 2013 la crescita del valore è del 25,4%. Determinanti tre maxi contratti in PPP per opere autostradali del Programma delle Infrastrutture Strategiche dell’ammontare complessivo di 4,3 miliardi (il 21% del totale aggiudicazioni): l’autostrada regionale Medio Padana Veneta (1,9 miliardi l’importo di gara); l’autostrada Ragusa-Catania (1,5 miliardi l’importo di gara); il collegamento autostradale Campogalliano- Sassuolo (881 milioni l’importo di gara).
- La dimensione dei contratti: riparte la domanda di grandi contratti finanziati con i capitali pubblici
Nel 2013 le opere di valore superiore a 5 milioni avevano fatto registrare un calo del 21,7%, e a registrare il tasso di riduzione maggiore erano proprio gli appalti di importo superiore a 50 milioni di euro: circa 6 miliardi contro i circa 10 del 2012, -37,8%.
- Gli enti di spesa: comuni, regioni, amministrazioni centrali e gestori della rete ferroviaria e stradale al centro del mercato
Il 2014 segna una nuova partenza per quasi tutti i committenti. In primo piano i comuni, con 10.373 gare per circa 6,7 miliardi, con tassi di crescita del 24% per numero e del 53% per importo rispetto al 2013, dovuti principalmente alle gare per opere idrauliche, edilizia scolastica e impianti sportivi e ricreativi.
Al gruppo degli enti locali, che riunisce i comuni, le comunità montane, le province e le aziende speciali, spetta il primato economico, con oltre 10 miliardi di importi in gara di cui circa 6,7 di competenza dei comuni. Segue il gruppo delle amministrazioni centrali, con circa 7 miliardi (+216% rispetto al 2013) di cui 5,9 miliardi relativi a gare Consip (considerando anche 1,2 miliardi di competenza della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile.
Rispetto alle altre committenze si osserva un trend espansivo per: regioni (+83% il numero e +260% l’importo); gestori della rete ferroviaria (+40% e +56%); gestori della rete stradale (+47% e +79%), in cui però è solo ANAS a registrare un bilancio complessivamente positivo (+47% e +200%) a fronte di un trend a doppia velocità dei concessionari della rete autostradale (+41% il numero e -49% l’importo); Enti della sanità pubblica (+15% e +101%).
- Il territorio: la crescita coinvolge quasi tutto il territorio nazionale
Nel 2014, 12 regioni su 20 presentano un bilancio del tutto positivo, altre 5 presentano un bilancio a doppia velocità e solo 3 presentano un bilancio tutto negativo: Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige e Abruzzo.
Le regioni più dinamiche in termini di importi in gara sono state la Campania +162,3%, il Lazio +140,8% e la Calabria +111,5%. Nel caso della Campania, prima regione per importi con oltre 3,6 miliardi, sono state determinanti le cinque gare, dell’importo complessivo di oltre 447 milioni, per la progettazione esecutiva, del coordinamento della sicurezza in fase di progettazione e dell'esecuzione dei lavori necessari per la realizzazione dell'intervento denominato Grande Progetto – Risanamento ambientale e valorizzazione dei Regi Lagni e la concessione per la progettazione definitiva ed esecutiva, la realizzazione e la gestione del termovalorizzatore per i rifiuti stoccati in balle a Giugliano in Campania del valore complessivo di 316 milioni (secondo esperimento a seguito di gara non aggiudicata).
Nel Lazio, seconda regione per importi con circa 3 miliardi, sono stati determinanti sette lotti, dell’importo complessivo di 1.277 milioni, del multiservizio tecnologico, con fornitura di vettori energetici, agli immobili in proprietà o nella disponibilità delle aziende sanitarie della regione Lazio e tre lotti, riguardanti la regione Lazio, della gara Consip Facility Management 4, per l’affidamento di servizi integrati, gestionali ed operativi, da eseguirsi negli immobili, adibiti prevalentemente ad uso ufficio, in uso a qualsiasi titolo alle pubbliche amministrazioni, nonché negli immobili in uso a qualsiasi titolo alle istituzioni universitarie pubbliche ed agli enti ed istituti di ricerca, del valore complessivo di 580 milioni.
Nel caso della Calabria sono stati determinanti l’appalto integrato per l’ammodernamento e l’adeguamento al tipo 1/A delle Norme CNR/80 dell'Autostrada Salerno – Reggio Calabria, tra lo svincolo di Rogliano (incluso) e lo svincolo di Altilia (incluso) - Macrolotto 4 parte II 2° stralcio, dal Km 270+700 al Km 286+000 - del valore di oltre 260 milioni e la concessione di lavori pubblici per il completamento e l’ottimizzazione dello schema depurativo dell'agglomerato di Reggio Calabria - Piano Nazionale per il Sud - del valore di oltre 258 milioni.
Importante anche l’attività in Lombardia (2,6 miliardi), con in primo piano la gara per l'alienazione, ai fini della realizzazione di un programma di riqualificazione urbanistica, dell'area del sito Expo Milano 2015 - successivamente alla conclusione dell'esposizione universale - con obbligo di realizzare il progetto di riqualificazione offerto (340 milioni).
Da segnalare inoltre l’elevato importo delle gare multiregionali (6,9 miliardi), tra le quali sono compresi: trenta gare Consip del valore complessivo di circa 4,1 miliardi; otto gare RFI Spa, per la realizzazione di un programma di interventi di "rinnovo" della rete ferroviaria, del valore complessivo di oltre 1,3 miliardi; tre gare Consip-Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Protezione Civile per la fornitura, il trasporto ed il montaggio di Soluzioni Abitative in Emergenza ed i servizi ad esse connessi, del valore complessivo di circa 1,2 miliardi.
Fonte: Servizio Studi della Camera in collaborazione con l'Autorità nazionale anticorruzione.