In seguito all’entrata in vigore della riforma del condominio ad opera della legge 11 dicembre 2012 n. 220, l’incidenza dell’attività del notaio nella materia condominiale è divenuta molto più ampia e pregnante rispetto al passato. In proposito, il Consiglio nazionale del Notariato ha pubblicato lo Studio n. 7-2018/C “Il notaio e il condominio: la giustizia preventiva nelle vicende condominiali”, che analizza in dettaglio le diverse fattispecie di interesse notarile che orbitano intorno all’istituto del condominio al fine di evidenziare i benefici effetti prodotti da un oculato intervento del notaio orientato al pieno espletamento della sua importante funzione anti-processuale.
L’esame spazia dai regolamenti contrattuali predisposti dal costruttore (con particolare attenzione alle soluzioni operative più idonee ad assicurarne la vincolatività e l’opponibilità) alle vicende circolatorie delle unità immobiliari in condominio, dai contratti preliminari alle regole pattizie che vietano la detenzione e il possesso di animali domestici e si prefigge di dimostrare come l’avveduto e meticoloso operato del notaio sia in grado di fornire un significativo contributo alla cosiddetta giustizia preventiva, specie in un settore caratterizzato da un elevato livello di litigiosità, e così dare concretezza al felice slogan «Tanto più notaio tanto meno giudice».