Il Consiglio regionale del Piemonte, con i voti favorevoli della maggioranza e del centrodestra, contrari da parte del Movimento 5 stelle, ha approvato la proroga del Piano casa. Si tratta di una norma compresa nella legge 20 del luglio 2009 "Snellimento delle procedure in materia di edilizia e urbanistica" e permette di apportare modifiche edilizie di piccola entità agli edifici, in deroga ai Piani regolatori del Comuni. Negli anni la scadenza è già stata prorogata in diverse occasioni, l'ulteriore dilazione dei termini è stata richiesta per evitare un vuoto normativo in vista della prossima approvazione di un testo unico sulla materia.
Il consigliere del Gruppo Misto-Mns Gian Luca Vignale ha presentato la proposta di legge 254 che proroga di un anno il provvedimento, in attesa dell'approvazione di un testo strutturale complessivo sul riuso del patrimonio edilizio esistente. La Pdl è stata discussa in Commissione Urbanistica e licenziata a maggioranza il 19 giugno. Sia Vignale, sia Diego Sozzani (Fi) hanno sostenuto il provvedimento di proroga che è necessario per tutelare il settore edilizio, in attesa di una nuova legge organica sulla materia.
Anche i consiglieri Elvio Rostagno e Valter Ottria (Pd) hanno appoggiato il provvedimento di proroga, pur auspicando al più presto la stesura di una nuova legge.
Durante la discussione in Aula sono intervenuti il presidente del gruppo del Movimento 5 Stelle, Paolo Mighetti, firmatario dei 60 emendamenti presentati, nonché i consiglieri del suo gruppo. Tutti hanno duramente criticato la proroga della legge del 2009, sottolineando che si è giunti anche questa volta ad un provvedimento ponte a pochi giorni prima della scadenza del 30 giugno, in attesa di un nuovo testo unica di una legge organica che - pur promessa a lungo dall'assessore Valmaggia - non è mai stata presentata. I consiglieri del M5S hanno anche ricordato l'importanza di avere una legge che regoli il consumo di suolo vergine, privilegiando la conservazione del patrimonio edilizio esistente, anche con riguardo alla sua efficienza energetica ed antisismica.
L'assessore all'edilizia Alberto Valmaggia ha spiegato che "il provvedimento anticipa di qualche settimana la presentazione di un disegno di legge che vuole rendere strutturale la norma, utile per limitare l’utilizzo di suolo, favorendo il riuso, il contenimento dei consumi energetici con benefici per le famiglie e le aziende. Il testo unico dell’edilizia metterà in ordine tutta la materia. Può dare anche una risposta dal punto di vista ambientale. Continuerà quindi la possibilità di attuare interventi edilizi finalizzati all’ampliamento o alla demolizione, con successiva ricostruzione, degli edifici a destinazione residenziale, artigianale, produttiva, direzionale e turistico-ricettiva. Sarà possibile continuare a usufruire dei permessi di ampliamento in deroga per tutti quegli edifici per i quali il titolo abilitativo è stato rilasciato entro il 31 luglio 2009 e che non abbiano goduto della stessa agevolazione, consentendo un aumento della cubatura che, nel caso del residenziale, potrà raggiungere fino al 20 per cento dell’esistente".