“Contiamo anche di recuperare, all’interno dei prossimi provvedimenti utili, un intervento di complessivo potenziamento delle detrazioni fiscali a beneficio del settore dell’edilizia e della sostenibilità. Stiamo studiando, e vogliamo inserirlo già nel prossimo decreto legge, quello sulle misure economiche, l’applicazione di un articolato meccanismo che offra a tutti i cittadini di potere procedere, pensate, a interventi di riqualificazione energetica e di efficientamento antisismico arrivando a beneficiare di sconti pari al costo pressoché totale dei lavori effettuati.
Puntiamo molto su questo strumento perché lo riteniamo particolarmente efficace per valorizzare gli immobili, sostenere il settore delle costruzioni e per generare occupazione.
Questi provvedimenti che vi ho elencato saranno presentati e adottati qui al Parlamento prossimamente, nei prossimi giorni.”
Lo ha annunciato il presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, lo scorso 30 aprile nella sua informativa alla Camera dei deputati sulla ripresa delle attività economiche.
“Le micro e piccole imprese non possono pagare il conto del potenziamento dell’ecobonus. Lo sconto in fattura penalizza e soffoca imprese che sono già al limite per la crisi economica provocata dal Covid-19”, ha commentato la CNA.
“È positiva la volontà annunciata oggi dal premier Giuseppe Conte di elevare fino al 100% le detrazioni per i lavori di efficientamento energetico e per l’edilizia sostenibile. Ma per la CNA sarebbe inaccettabile se il rafforzamento degli incentivi si trasformerà in nuovi e pesanti oneri a carico delle piccole imprese che dovrebbero anticipare ai clienti l’intero ammontare del beneficio fiscale riconosciuto dallo Stato, tanto più in una fase di straordinaria emergenza.
Sul meccanismo dello sconto in fattura anche l’Autorità Antitrust si è espressa in più occasioni sottolineando che rappresenta uno strumento distorsivo della concorrenza.
La CNA è disponibile a collaborare con l’esecutivo per definire misure efficaci a superare la fase di crisi acuta dei settori dell’edilizia, dell’impiantistica e dei serramenti. Al riguardo rinnova la proposta di trasformare le detrazioni in titoli di credito cedibili alle banche. Si tratta di una misura che avrebbe uno straordinario effetto volano, già nel primo anno di applicazione produrrebbe 5 miliardi di euro di giro d’affari aggiuntivo e 30mila nuovi posti di lavoro”.