Il progettista di un’opera comunale non può essere nello stesso tempo responsabile del procedimento (Rup), commissario di gara, responsabile del servizio tecnico comunale. Pur non essendoci in base alla normativa un’incompatibilità automatica, lo svolgimento ripetuto e continuo di tali funzioni in un numero rilevante di procedure comporta un’indebita commistione di funzioni, in spregio ai principi di trasparenza e imparzialità che devono guidare l’azione amministrativa. E’ quanto scrive Anac, in una nota a firma del Presidente (in allegato), inviata al Comune delle Isole Tremiti, al termine di un’istruttoria sui lavori finanziati dal Ministero della Cultura per un valore di 20 milioni, nell’ambito del Fondo sviluppo e coesione. I lavori, volti a valorizzare dal punto di vista turistico le isole Tremiti, in particolare la marina di San Nicola, l’abazia di S.Maria e il torrione del cavaliere, in realtà secondo un esposto presentato ad Anac, risultavano in uno stato generale di incuria e abbandono a pochi anni dall’inizio dei lavori.
Dall’inchiesta avviata dall’Autorità sono emerse, poi, anche varie anomalie in merito all’utilizzo dei fondi, tra cui appunto lo svolgimento da parte del Rup delle funzioni di progettista e presidente delle commissioni giudicatrici degli appalti, nell’ambito di diversi interventi. In base agli accertamenti eseguiti, Anac ha poi rilevato che la nomina dei medesimi componenti delle commissioni di gara in diverse procedure viola il principio di rotazione per cui il commissario non può ricoprire il medesimo incarico per un periodo di due anni dalla data relativa alla precedente nomina. Insomma, emergeva un quadro di commistioni, violando quanto la giurisprudenza prescrive secondo cui “vige il principio della separazione tra chi predispone il regolamento di gara e chi concretamente lo applica, a garanzia del diritto delle parti di una decisione terza e imparziale mediante valutazioni oggettive”.
Nel Comune delle isole Tremiti, invece, l’architetto che predispone il progetto, ottiene l’approvazione da sé medesimo in quanto responsabile del settore tecnico comunale, affidando poi a se stesso la valutazione delle offerte delle gare, accentrando quindi su di sé tutte le funzioni della procedura pubblica. Il tutto causando anche possibili danni contabili, a cui potrebbe essere interessato l’esame della Corte dei Conti.
Di qui il forte richiamo dell’Autorità Anticorruzione al Comune delle Tremiti, con richiesta di comunicazione in tempi rapidi (entro 30 giorni) sui provvedimenti che l’amministrazione comunale intenda assumere per sanare la vicenda.