Frutto di una convenzione tra l’Inail - Dr Campania e il LEAS dell’Università Federico II, il progetto RAS, Ricercare e Applicare la Sicurezza, ha l'obiettivo di rendere disponibili una serie di manuali operativi su tematiche inerenti la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Sono stati predisposti sei fascicoli. Il presente che alleghiamo rappresenta il secondo e si riferisce alla tematica “valutare il rischio architettonico negli ambienti di lavoro”.
“Il rischio connesso alle componenti architettoniche”, si legge nel fascicolo, “riguarda la probabilità che gli elementi tecnici e ambientali dei sistemi edilizi e degli spazi esterni ad essi connessi, nei quali si svolgono le attività di lavoro, possano determinare condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza degli operatori in ragione delle loro caratteristiche tecnico-costruttive e del loro stato di conservazione, manutenzione e utilizzo [Attaianese et Al, 2011]. Le categorie del rischio architettonico così definito fanno riferimento alle prestazioni di sicurezza e benessere degli ambienti, nella convinzione che assicurare queste qualità negli edifici e degli spazi aperti, garantisca agli occupanti le condizioni per soddisfare le loro prerogative sia personali, cioè fisiche e mentali, che sociali e materiali, tutelando, in altre parole, la salute [OMS, 1948; Schulte et Al, 2008; ISO, 2004; ISO, 2006; Baglioni, 2006; UNI, 1997].
L’assenza di unitarietà, la disomogeneità nella predisposizione dei fattori e dei parametri e delle modalità del loro controllo, insieme con la consapevolezza della generale carenza nella individuazione di molti degli elementi architettonici che possono provocare condizioni di pericolo per gli utenti,ha orientato infatti l’attività di ricerca verso la messa a punto di criteri di selezione e valutazione dei rischi legati agli aspetti architettonici che superassero le indicazioni fornite dalla norma allo scopo di considerare, in modo sistematico e globale, i diversi fattori ambientali e gli elementi della costruzione che determinano il complesso delle prestazioni di sicurezza degli ambienti di lavoro [Afacan & Erburg, 2009; Chappels, 2010; Maier et Al, 2009; Mahdavi & Unzeitig, 2005; Kobes et Al, 2010]”.
IN ALLEGATO il volume.