Bioedilizia

Il target nZEB negli edifici pubblici: una guida passo per passo

Dalla scelta del sistema di finanziamento alle fasi operative del processo di ristrutturazione: i risultati del progetto eCentral

martedì 6 luglio 2021 - Redazione Build News

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Giulia Paoletti e Giulia Leghissa - Istituto per le energie rinnovabili – Eurac Research

Lo scopo principale dell’Energy Efficiency Directive (EED) e dell’Energy Performance Building Directive (EPBD) è quello di ottimizzare il consumo energetico e le prestazioni energetiche degli edifici pubblici. Per facilitare l’implementazione di processi di rinnovamento degli edifici esistenti e il raggiungimento del target prestazionale di edificio ad elevata efficienza e ridotto consumo energetico, è necessario che le amministrazioni pubbliche abbiano maggiore consapevolezza dei benefici di un edificio nZEB (edificio a energia quasi zero) e, allo stesso tempo, possano usufruire di particolari schemi di finanziamento. La Direttiva 2010/31/UE richiede che tutti gli Stati Membri seguano i processi di rinnovamento energetico degli edifici pubblici e privati al fine di raggiungere il target di decarbonizzazione ed efficienza energetica degli edifici entro il 2050. Raggiungere il target nZEB ha tre obiettivi principali: ridurre i consumi energetici e favorire i risparmi economici, aumentare l’uso delle fonti rinnovabili e migliorare la qualità dell’ambiente interno.

Una guida al decision making

Il progetto eCentral, focalizzato sul rinnovamento degli edifici pubblici, ha sviluppato strumenti e strategie innovative a supporto delle pubbliche amministrazioni, e testato in tre casi studio reali diversi tipi di finanziamento attraverso la partecipazione privata, quali il partenariato pubblico-privato (PPP), il contratto di prestazione energetica (EPC) e il crowdfunding (CF) rispettivamente in Croazia, Ungheria e Slovenia.

Per aumentare la consapevolezza degli enti pubblici e col fine di facilitare la comprensione e la decisione sul tipo di finanziamento, sono stati sviluppati due vademecum sul processo decisionale nelle riqualificazioni energetiche degli edifici pubblici esistenti: uno descrittivo in cui si presenta il processo, e uno più schematico in cui si visualizzano i flussi. Entrambi mostrano le peculiarità di ogni fase del processo di rinnovamento energetico (dalla pianificazione, progettazione, costruzione e fase operativa) identificandone obiettivi, strumenti di analisi e operazioni di verifica da utilizzare per garantire gli obiettivi preposti, nei termini di qualità dell’opera e dell’investimento. Le due guide sono state sviluppate per il contesto europeo, considerando il processo di rinnovamento energetico degli edifici pubblici tramite appalti pubblici, e considerando sistemi di finanziamento con capitale privato.

Regolamenti europei sugli appalti pubblici

edificio nzebA livello europeo gli appalti pubblici sono rigorosamente regolarizzati da normative della Commissione europea al fine di creare un contesto equo di gara. Tali direttive sono la 2014/24/UE sugli appalti pubblici, la 2014/25/UE sulle procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori dell’acqua, dell’energia, dei trasporti e dei servizi postali, e la 2014/23/UE sull’aggiudicazione dei contratti di concessione.

La guida schematica è stata sviluppata per il contesto europeo in inglese, e successivamente è stata messa a punto per i Paesi coinvolti nel progetto, riportando le normative nazionali (Austria, Croazia, Italia, Slovenia e Ungheria) per quanto riguarda l’efficienza energetica negli edifici e gli appalti pubblici.

La guida italiana

La guida italiana riporta la normativa nazionale attualmente in vigore e quella specifica per la Provincia autonoma di Bolzano – Alto Adige. Per quanto riguarda gli appalti pubblici, si fa riferimento al D.Lgs. 18 aprile 2016, n. 50, che regola i contratti di appalto pubblici, e al D.P.R. 5 ottobre 2010, n. 207. Quest’ultimo è il regolamento di esecuzione ed attuazione del D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163 che riporta il “codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttiva 2004/17/CE e 2004/18/CE”. A questi decreti nazionali, nella Provincia autonoma di Bolzano si aggiungono la legge provinciale del 17 dicembre 2015, n. 16 con disposizioni su appalti pubblici e la legge provinciale del 16 aprile 2020, n. 3 con variazioni al bilancio di previsione della Provincia autonoma di Bolzano per gli esercizi 2020, 2021, 2022, e altre disposizioni.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente sul numero 89 della rivista Casa&Clima. Clicca qui per abbonarti.

Nella guida è sintetizzato lo schema decision-making process, in cui le scelte prese dall’amministrazione pubblica tengono in considerazione le proprie possibilità in funzione del grado di autonomia economica e capacità tecnica a disposizione (know-how dell’amministrazione pubblica). Le possibilità di finanziamento dell’investimento possono essere di tipo tradizionale ovvero attraverso finanziamento pubblico o prestito bancario, seguito da una gara di appalto per la costruzione, o altrimenti con finanziamento privato, che può avvenire tramite partenariato pubblico-privato (PPP) o contratto di prestazione energetica (EPC).
Entrambi i contratti (PPP e EPC) per essere stipulati necessitano di una gara pubblica, e le attività date in appalto posso includere parte della progettazione, solitamente il progetto esecutivo, i lavori di costruzione per la realizzazione (ristrutturazione) dell’opera, e negli EPC (contratti ripagati dai risparmi energetici ottenuti) la manutenzione e gestione dell’edificio. Il crowdfunding, invece, è un sistema innovativo di raccolta fondi di un numero elevato di persone sconosciute, e può essere usato per finanziare un’opera pubblica al posto di un prestito bancario.

Pianificare una strategia efficace anche dal punto di vista finanziario

Al fine di realizzare un’efficace strategia di rinnovamento energetico è necessaria un’accurata pianificazione che fin dalle fasi iniziali del processo investa nella raccolta dati e informazioni al contorno, sia sull’edificio sia sui possibili miglioramenti legati al comfort interno. Per la definizione dei bisogni e delle migliorie è consigliato coinvolgere il gestore degli impianti, il manutentore, e gli utenti finali. È buona pratica redigere un audit energetico sullo stato dell’arte dell’edificio, che ne presenti carenze e possibili migliorie complete di costi di investimento e risparmi affinché possa essere delineata una strategia di rinnovamento anche dal punto di vista finanziario.

Progettazione energetica integrata

edificio nzebÈ vivamente consigliata una valutazione e ottimizzazione dei costi sull’intero ciclo di vita dei componenti edilizi, dalla progettazione alla dismissione (analisi LCC), includendo all’interno del business plan anche i costi di manutenzione ordinaria. È inoltre consigliato l’uso di una progettazione energetica integrata (IED) che coinvolga, una volta identificato, l’intero gruppo di lavoro (progettisti, tecnici comunali, politici, etc.) affinché gli obiettivi finali siano condivisi e perseguiti in ogni fase del processo. Una gestione efficace in tutte le fasi di ristrutturazione significa un maggior investimento nella fase iniziale di pianificazione del progetto, in cui dovranno essere definiti gli obiettivi, le metriche di valutazione, le procedure di calcolo, di verifica e monitoraggio.

Solo le fasi principali del processo di ristrutturazione sono quattro: 

  • pianificazione;
  • progettazione;
  • costruzione;
  • funzionamento dell’edificio. 

Come schematicamente mostrato nella Figura 1, nella fase di pianificazione vengono raccolti i dati tecnici, definiti i bisogni e i miglioramenti da apportare all’edificio al fine di raggiungere il target nZEB attraverso un audit energetico, studio di fattibilità, interviste e sondaggi al responsabile della struttura e agli utenti. Una volta quantificato l’investimento necessario, viene scelto il tipo di finanziamento, che potrà essere pubblico o privato. Nel primo caso si segue un processo tradizionale attraverso finanziamento pubblico o prestito bancario; nel secondo caso si procede con finanziamento privato, che può avvenire tramite PPP o EPC. Nella fase di progettazione si definisce il progetto di ristrutturazione attraverso un progetto preliminare per poi giungere a quello definitivo ed esecutivo. In funzione delle possibilità dell’amministrazione pubblica, lo sviluppo del progetto può essere dato a professionisti esterni, partner privati, attraverso concorso di progettazione o appalto pubblico, in funzione delle specifiche e del grado di definizione che il progetto deve raggiungere (preliminare, definitivo, o esecutivo).

tabella targetIl bando di gara

Qualora l’amministrazione pubblica necessiti di bandire un concorso di progettazione o appalto pubblico, è necessario che i seguenti aspetti siano identificati e inclusi all’interno del bando di gara:

  • obiettivi chiari, anche in merito al target energetico che si vuole raggiungere e il grado di sostenibilità ambientale;
  • requisiti minimi completi di indicatori, parametri numerici e metodologia di calcolo
  • verifiche e/o protocolli;
  • Criteri Ambientali Minimi (CAM);
  • assegnazione del punteggio con criteri nZEB;
  • capacità tecnica dei progettisti – ad esempio, richiedendo un professionista esperto sugli aspetti energetici e ambientali degli edifici, certificato da un organismo di valutazione della conformità secondo la norma internazionale ISO/IEC 17024 o equivalente, che applica uno dei protocolli di sostenibilità degli edifici (rating systems) di livello nazionale o internazionale (alcuni esempi di tali protocolli sono: Breeam, Casaclima, Itaca, Leed, Well);
  • chiare modalità di presentazione.

Nella fase di esecuzione dei lavori è suggerito effettuare delle verifiche qualitative e quantitative, attraverso controlli sul posto, come il Blower Door Test al fine di assicurarsi la giusta tenuta all’aria e l’analisi termografica. La fase di funzionamento include il servizio di assistenza, gestione e manutenzione dell’edificio. Al fine di minimizzare i costi operativi, è necessario un continuo monitoraggio e gestione dei flussi energetici e dei consumi in particolare durante il primo anno di utilizzo dell’edificio, in cui la regolazione degli impianti è necessaria. Inoltre, è buona pratica informare gli utenti finali su come usare propriamente le tecnologie presenti nel nuovo edificio nZEB e, in caso, prevedere dei workshop e materiale informativo con le specifiche. Di seguito, una breve descrizione dei casi studio sviluppati all´interno del progetto eCentral.

Il progetto eCENTRAL - Energy Efficient Public Buildings in Central Europe 

Il progetto eCentral, finanziato dal programma Interreg Central Europe, iniziato nel settembre 2017 è riuscito dopo 3 anni di lavoro a raggiungere alcuni risultati importanti: lo sviluppo nei paesi target (Croazia, Slovenia, Ungheria) di un strumento di calcolo per la redazione del certificato energetico prestazionale; lo sviluppo di programmi di formazione indirizzati prevalentemente a pubbliche autorità; l’identificazione di strategie di rinnovamento degli edifici pubblici affinché fosse raggiunto il target prestazionale di nZEB; la promozione e implementazione di schemi di finanziamento innovativi (PPP, EPC, CF), il tutto attraverso una attiva cooperazione tra istituzioni scientifiche e amministrazioni pubbliche. 

Maggiori informazioni al sito del progetto.

Questo articolo è stato pubblicato originariamente sul numero 89 della rivista Casa&Clima. Clicca qui per abbonarti.

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