E’ stato presentato oggi a Roma presso la sede dell’Enea il Public Energy Living Lab, evoluzione del progetto Lumiere di Enea.
Partito dall’esigenza primaria di conoscere per gestire ed innovare emersa nel progetto Lumière, il PELL ha rielaborato la scheda censimento Lumière, condividendola nuovamente con tutti gli operatori ed in particolare con Consip con l’obiettivo di mettere a punto un sistema di rilevamento dati degli impianti che fosse puntuale, standardizzato e strategico per la valutazione:
- Dello stato dell’arte dell’impianto;
- Dell’attuale livello e potenzialità di innovazione tecnologica;
- Della stima dei costi di riqualificazione e realistici dei tempi di rientro degli investimenti per Comune e/o finanziatore;
- Dei possibili risparmi energetici conseguibili a seguito delle soluzioni tecnologiche identificate.
PIATTAFORMA INFORMATICA. Attualmente in fase di sviluppo e sperimentazione presso alcuni Comuni della Puglia e della Sicilia, il PELL è costituito da una piattaforma informatica che mediante la compilazione della scheda censimento Lumière avvia, sia un processo di raccolta, organizzazione, elaborazione e valutazione dei dati tecnici e dei consumi degli impianti di Pubblica Illuminazione sia l'offerta di una serie di servizi per diverse categorie di utenti tra le quali le principali sono:
- Amministrazioni locali e centrali
- Gestori
- Operatori settoriali
- Operatori comparto bancario
- Governance
- Cittadino
La fruizione dei servizi avviene tramite accesso al portale e varia a seconda dalla categoria di utente e dal livello di registrazione. Molti dei servizi saranno visualizzabili anche tramite piattaforma WebGIS.
GLI OBIETTIVI. L’obiettivo del PELL è:
- Creare un dettagliato database degli impianti al fine di pervenire nel tempo ad una conoscenza condivisa e uniforme sullo stato dell’arte dell’impianto a livello nazionale;
- Monitorare i loro consumi energetici e prestazioni;
- Sviluppare indicatori di prestazione – KPI –;
- Valutare e definire il livello qualitativo dell’impianto e prestazioni, in termini di progetto, tecnologie, performance, consumi, ecc. mediante l’apposito KPI;
- Controllare il funzionamento dell’impianto grazie al confronto costante tra gli indicatori;
- Fornire ai soggetti coinvolti nella amministrazione dell’impianto una serie di servizi (informazioni/valutazioni) volti a semplificarne la gestione e migliorarne i risultati;
- Rendere trasparente e accessibile a tutti le performance dell’impianto e lo stato dell’arte del settore a livello nazionale e/o locale mediante l’aggregazione dei dati e la loro visualizzazione tramite WebGIS.
ANCI: CRITICITÀ NELLA COMPLESSITÀ GESTIONALE DEL CRUSCOTTO INFORMATIVO. Esprimendo apprezzamento per il lavoro svolto, l'Associazione dei comuni italiani (Anci) sottolinea però “possibili criticità insite nella complessità gestionale di un tale cruscotto informativo. Se infatti la conoscenza è fattore imprescindibile per realizzare l’efficienza energetica delle reti di illuminazione pubblica, la sua alimentazione e implementazione appare onerosa e necessiterebbe una opportuna semplificazione di processo ed automatismo nella raccolta del dato. D’altro canto - aggiunge l'Anci - l’apertura agli open data e la fruibilità da parte dei singoli privati cittadini fanno si che questo strumento, se opportunamente calibrato, sia anche fonte di trasparenza nella gestione della cosa pubblica, di stimolo alla nascita di applicazioni e proposte creative dal basso, quindi di sviluppo della filiera locale”.
“Fatta salva l’importanza della pianificazione di una serie di azioni integrate e non soltanto limitate all’efficientamento energetico o alla mera sostituzione dei corpi illuminanti, dato l’impatto che l’illuminazione pubblica ha su un territorio, ad esempio a livello di sicurezza, non soltanto stradale, di riqualificazione urbana, di valorizzazione artistica”, l'Associazione dei comuni sottolinea che “è giunto il momento – anche utilizzando proficuamente le opportunità della programmazione 2014-2020 - di rendere omogeneo lo stato di attuazione dello strato infrastrutturale per potere parlare e sviluppare servizi evoluti intersettoriali e integrati “poggiati” alla rete di illuminazione: da applicazioni avanzate per la mobilità a servizi ad alto valore aggiunto culturali e turistici, in grado di valorizzare le enormi risorse che possiede il nostro Paese e i nostri Comuni”.