La mattina del 12 dicembre 2017 quando le acque del torrente Enza e il fango hanno invaso lo stabilimento principale della Immergas a Lentigione di Brescello era difficile immaginare che il 2018 sarebbe stato un anno record per l’azienda fondata nel 1964 da Romano Amadei, Gianni Biacchi e Giuseppe Carra: 350.000 caldaie prodotte in 12 mesi, oltre 6 milioni di caldaie vendute nel mondo con i marchi Immergas e Alpha Heating Innovation e il fatturato consolidato in crescita verso i 300 milioni di euro.
Siamo orgogliosi di questi risultati – commenta Alfredo Amadei Presidente Immergas – i giorni dell’emergenza quando le linee produttive erano bloccate da acqua e fango, sono stati duri, durissimi, ma hanno lasciato un segno indelebile in tutte le persone, uomini e donne, che ogni giorno, in tutto il mondo, spingono Immergas verso nuove fasi di sviluppo. È stata un’esperienza di grande valore. Tutti insieme abbiamo cancellato, lavorando fianco a fianco per giorni e giorni, i segni dell’alluvione. La ripresa produttiva è stata rapida, meno di un mese, e la realizzazione di un piano investimenti di alto profilo deciso per fare fronte all’alluvione e tornare ai massimi livelli di competitività ha completato il diario di un anno che per Immergas rimarrà storico. Ora abbiamo di fronte nuove sfide: il nuovo stabilimento in fase di costruzione in Cina, il pieno utilizzo del nuovo centro ricerche e sviluppo di Lentigione inaugurato il 5 ottobre e l’avvio di altri progetti focalizzati sulla necessità di ridurre le emissioni e di migliorare il clima domestico con sistemi innovativi e sempre maggiormente basati sulle energie rinnovabili unite alla integrazione delle tecnologie.
Per raccontare la forza del “fare insieme” Immergas ha voluto raccogliere circa 150 foto scattate nei giorni più difficili, quelli dell’emergenza quando acqua e fango erano il nemico comune, la minaccia sul futuro.
Il volume fotografico sarà distribuito a tutti i dipendenti il 12 dicembre, esattamente un anno dopo l’esondazione dell’Enza.
È solo un modo per dire GRAZIE A TUTTI – conclude Alfredo Amadei – a tutti quelli che dentro e fuori l’azienda hanno creduto nel nostro futuro: fornitori, clienti, installatori e naturalmente i dipendenti che hanno contribuito al superamento della fase più critica dopo l’esondazione. Erano migliaia le immagini di quelle giornate che rimarranno ben vive in tutti noi. Immagini che fissano nel tempo “I nostri Angeli del Fango”, mani, piedi, occhi, visi che si sono mossi all’unisono, con un solo obiettivo: far tornare Immergas pienamente operativa nel più breve tempo possibile. Come prima, meglio di prima, anzi #piùfortidiprima.