Nel Distretto Nazionale per l’Alta Tecnologia di Changzhou, in Cina, Immerfin ha inaugurato ufficialmente il proprio terzo polo produttivo all’estero, dopo la Slovacchia e l’Iran. Completato nell’arco di pochi mesi con un investimento pari a 3 milioni di dollari, il nuovo polo – 5.300 metri quadrati, di cui 2.700 dedicati alla produzione, 1.300 per gli uffici e 1.300 per la logistica e il magazzino – sarà dedicato alla produzione di caldaie a gas destinate al mercato asiatico, progettate e testate nel nuovo Centro Ricerche inaugurato a fine 2018 nell’headquarter di Brescello (Reggio Emilia). La produzione è già iniziata con 25 addetti, che a regime potranno salire a 100 per un fatturato atteso, nel primo anno di attività, intorno ai 20 milioni di euro.
Presente all’opening day del nuovo stabilimento anche il Console Generale d’Italia a Shanghai Michele Cecchi, che a margine della cerimonia ha commentato:
Investimenti come quello realizzato da Immerfin hanno la capacità di sviluppare la penetrazione del Sistema Italia in Cina e al contempo di potenziare gli scambi di know how in un settore come quello dell’efficienza energetica, della sostenibilità ambientale e della qualità della vita, che vede l’Italia sempre più apprezzata in Cina.
“Le prospettive di crescita nel mercato cinese sono legate al cambiamento del mercato e delle normative legate al clima domestico”, ha commentato Alfredo Amadei, Presidente Immergas SpA e Presidente Immergas China. “Le nostre soluzioni avranno un appeal crescente perché anche in Cina vi è una sempre maggiore consapevolezza verso il rispetto dell’ambiente e il risparmio energetico, elemento che influenzerà le scelte per la gestione del clima nelle città da parte delle municipalità e quelle dei clienti finali che puntano sempre di più al comfort delle loro abitazioni. Sicuramente nella fase di avvio della nuova unità produttiva cinese, il know how per lo studio dei prodotti e delle nuove soluzioni rimarrà nell’headquarter di Brescello, ma nei prossimi anni contiamo di trasferire competenze creando un dipartimento ricerca e sviluppo dedicato al mercato asiatico. Vogliamo formare un gran numero di installatori con il nostro stile di servizi pre e post vendita che uniti alle parti di ricambio originali porteranno il valore aggiunto dei nostri prodotti nelle case cinesi”.
L’investimento deciso da Immerfin si inserisce in una fase di grande cambiamento per il settore del clima domestico in Cina:
Cinquant’anni fa Immergas ha cambiato la sua produzione dalle stufe a gas alle prime caldaie, per cogliere le opportunità legate alla metanizzazione della Pianura Padana e del Nord Italia – ricorda Ettore Bergamaschi, Direttore Marketing Operativo e Comunicazione Immergas. Il gas ha rappresentato un cambiamento storico negli anni sessanta e settanta in Italia e ora anche la Cina sta scegliendo la strada del riscaldamento pulito. Il Ministro dell’Ambiente cinese, Li Ganjie, ha annunciato che sarà progressivamente abbandonato il riscaldamento a carbone a favore di un riscaldamento domestico a gas naturale ed elettrico, partendo dalla Cina settentrionale entro il 2021.
“Le sinergie tra la casa madre italiana e la nuova realtà cinese si sono rivelate molto positive” – aggiunge Bruno Rinaldi, General Manager Immergas China. “Il team engineering e il team operation di Immergas hanno curato in tutte le fasi l’avvio della linea produttiva, sia nella progettazione che nella installazione e nel collaudo finale. Grande attenzione è stata posta alle procedure legate alla sicurezza del lavoro e alla salubrità dell’ambiente di lavoro. La prima caldaia Talos 24 kW monotermica è uscita dallo stabilimento il 16 aprile scorso ed è già stata installata in un’abitazione cinese. Abbiamo rispettato in pieno i piani e questo è un buon segnale. Il nuovo stabilimento con la linea di caldaie espressamente studiata per la Cina consentono di guardare a una nuova fase di sviluppo, nonostante la complessità del mercato cinese che rimane altamente competitivo”.
“Il nuovo polo produttivo in Cina, il terzo all’estero dopo Poprad in Slovacchia e Qazvin in Iran” – commenta Gionata Carra, Consigliere di Amministrazione Immerfin che ha seguito lo sviluppo di tutte le unità produttive Immerfin all’estero – “nasce in una zona strategica dal punto di vista logistico, nel cuore della regione dello Jiangsu, facilmente raggiungibile da Shanghai. In Slovacchia siamo ormai arrivati a 5 linee produttive e abbiamo investito complessivamente 10 milioni di Euro, in Iran la linea produttiva dedicata a quel mercato ha comportato investimenti per 2 milioni di Euro, mentre in Cina siamo partiti investendo 3 milioni di Dollari. Certamente essere presenti sul mercato cinese da vent’anni ha reso la fase di avvio dell’unità produttiva, della produzione e il reperimento delle risorse umane cinese più facile. Abbiamo scelto di presidiare direttamente il mercato cinese con un’unità produttiva, perché i numeri di caldaie vendute sono decisamente interessanti, oggi e in prospettiva. I target nella fase di avvio sono stati raggiunti in breve tempo, quindi i complimenti vanno a tutto il team Immergas che ha sviluppato il “progetto China”.