Nella seconda metà dell'anno in corso la Regione Umbria metterà in atto “una significativa revisione di tutta la legislazione regionale in materia di immobili”.
Lo ha annunciato la governatrice dell'Umbria, Catiuscia Marini, intervenendo ieri all'incontro organizzato dalla rete delle professioni sul tema "Compravendita degli immobili. Norme che regolano la stipula degli atti".
"Penso che qui in Umbria – ha detto Marini - vi siano le migliori condizioni per poter sperimentare un modello gestionale, basato sugli 'open data', che metta insieme e in rete tutte le informazioni ed i dati già in possesso delle diverse amministrazioni pubbliche per ciò che riguarda la gestione del patrimonio immobiliare e, quindi, anche di tutta la parte relativa alle attività di compravendita e quant'altro riguardi i beni immobili".
Raccogliendo l'invito ad una maggiore collaborazione tra Ordini professionali e Regione rivoltole dai diversi rappresentanti della rete delle professioni, la presidente Marini si è detta assolutamente disponibile ed ha definito questa collaborazione "una straordinaria opportunità" che andrebbe a vantaggio non solo dei professionisti che operano nei diversi settori dell'urbanistica, ma anche delle istituzioni e quindi di tutta la collettività regionale. “La Regione Umbria si mette a disposizione della rete delle professioni - ha aggiunto Marini - per realizzare una positiva collaborazione, come è peraltro già avvenuto in passato, finalizzata a raccogliere la sfida dell'innovazione anche in questo settore, cogliendo tutte le opportunità che ci vengono sia da 'agenda digitale' sia dalle risorse comunitarie, per costruire insieme un sistema innovativo che semplifichi le procedure amministrative. Penso sia questa la sfida 'alta' che tutti insieme dobbiamo saper raccogliere".
La presidente Marini ha colto l'occasione anche per ricordare che in Umbria, grazie ad una "responsabilità condivisa" di cittadini, rappresentanti degli ordini professionali, amministratori pubblici locali, "il governo del territorio ha sempre avuto grande attenzione per la salvaguardia del paesaggio e dell'ambiente, la sicurezza, ed ha impedito il diffondersi di gravi fenomeni di abusivismo edilizio". Ha infine sottolineato come vi sia anche in Umbria un considerevole patrimonio immobiliare pubblico (al di là di quello indisponibile per funzioni di pubblico servizio) "che merita di essere valorizzato e messo a valore, magari anche finalizzandolo ad usi di interesse pubblico".