L’impatto dei bonus edilizi sui conti pubblici è l'oggetto dell'interrogazione a risposta immediata n. 5-00131 Rubano alla quale il sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze, Federico Freni, ha risposto ieri in Commissione Finanze della Camera.
“Con il documento in esame”, si legge nella risposta, “gli Onorevoli interroganti riportano i risultati di una indagine svolta dal Centro studi del CNA che attesta un aggravamento della situazione relativa alle cessioni dei crediti relativi ai bonus edilizi detenuti dalle imprese della filiera delle costruzioni evidenziando come sia esplosa la percentuale delle imprese che si trovano ad avere un cassetto fiscale pieno e come la percentuale di quelle che detengono crediti per valori superiori a 100 mila euro superi il 50 per cento.
Gli Interroganti fanno, poi, presente come diversi istituti specializzati abbiano giudicato positivamente gli effetti dei bonus edilizi relativamente all’impatto sull’economia, chiarendo come tra il 2020 ed il 2022 questi abbiano avuto sul PIL un peso pari al 13,9 per cento – il più alto d’Europa – e come la maxi-detrazione abbia contribuito con un +22 per cento alla crescita totale del PIL generando, peraltro, un forte aumento del numero degli occupati.
Tanto premesso, considerata anche la diversità tra quanto affermato dal Governo e quanto sostenuto da autorevoli Centri studi e Istituti di ricerca in merito all’impatto sui conti pubblici delle misure agevolative in argomento, gli Onorevoli interroganti chiedono di sapere quali valutazioni si diano in merito ai report sopra esposti e « se non si ritenga opportuno presentare al Parlamento una valutazione dell’impatto sui conti pubblici dei bonus edilizi che tenga conto anche delle valutazioni complessive offerte dalle citate analisi. ».
Al riguardo, sentiti i competenti Uffici dell’Amministrazione finanziaria, si fa presente che, con particolare riferimento all’affermazione secondo cui « i bonus edilizi hanno generato un onere di oltre 60 miliardi e un buco rispetto alle somme stanziate di oltre 38 miliardi », le previsioni riportate nei documenti di finanza pubblica sono formulate tenendo conto anche degli aggiornamenti basati sul monitoraggio delle misure esistenti e che, in particolare, la Nota di aggiornamento al DEF per il 2022 sconta, per i bonus edilizi, un onere di oltre 61 miliardi.”
Nella replica il deputato Vito De Palma “ringrazia il sottosegretario per la risposta, evidenziando che alcuni dati in essa contenuti erano già noti. Raccomanda quindi al Ministro dell’economia e delle finanze – il quale, nella sua preminente posizione, è in grado di disporre di maggiori elementi informativi – di monitorare con attenzione la situazione delle imprese, con particolare riferimento all’atteggiamento speculativo che si registra nei confronti di quelle che intendono cedere i loro crediti fiscali”.
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