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Impianti a gas, 6 norme in inchiesta pubblica che aggiorneranno il mondo del post contatore

L’inchiesta terminerà ufficialmente il 26 giugno 2015

mercoledì 29 aprile 2015 - Redazione Build News

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Dal 27 aprile 2015 è in inchiesta pubblica il pacchetto di norme riguardante gli impianti a gas per uso civile, per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione.

Nello specifico, la UNI 7128 (E0108945): Impianti a gas per uso civile – termini e definizioni è una “norma quadro” contenente tutte le definizioni comuni alle norme specifiche per gli impianti gas post-contatore ad uso civile.

La versione attualmente in vigore risale al 2011, ma si è ritenuto opportuno revisionarla in tempi brevi e contemporaneamente alla UNI 7129 per il necessario allineamento terminologico.

USO DOMESTICO. Di impianti a gas per uso domestico e similari alimentati da rete di distribuzione si occupano invece la UNI 7129-1 (E01089441), la UNI 7129-2 (E01089442), la UNI 7129-3 (E01089443), la UNI 7129-4 (E01089444) e la UNI 7129-5 (E01089445).

La UNI 7129 è la norma di installazione principale per il settore impiantistico post-contatore del gas combustibile, fin dal 1972. Essa è stata pubblicata, nella sua ultima versione in 4 parti, nel 2008. La revisione attuale dell’intero pacchetto si è resa necessaria per alcuni motivi sostanziali e formali. Con l’arrivo della Direttiva “ErP” (Energy related Products) si è ritenuto necessario facilitare l’installazione delle caldaie a condensazione e creare una base normativa più razionale; per ottenere tale scopo si è operato nel modo seguente.

Lo scopo della parte 3 (relativa ai sistemi fumari) è stato esteso alle caldaie a condensazione. In tale parte sono stati introdotti i sistemi fumari collettivi operanti in pressione positiva, la possibilità di uso promiscuo dell’asola tecnica utilizzata per intubamento (ad esempio, con il nuovo progetto di norma, in un’asola tecnica potranno essere contenuti i tubi dell’impianto solare termico ed un condotto per intubamento), la semplificazione della ventilazione del cavedio utilizzato per intubamento (non più sempre necessaria nel caso in cui non si aspiri aria dal cavedio). È stata inoltre creata la parte 5, dedicata allo scarico della condensa. L’insieme della nuova parte 3 e della parte 5, sostituirà la UNI 11071 (attuale norma di installazione di caldaie a condensazione).

UNI 7129-1: sono stati inseriti nuovi materiali, è stata rivisitata completamente la struttura della norma, sono state ampliate le modalità di posa delle tubazioni (es.: introduzione dei cunicoli tecnici sotterranei e delle asole di servizio ad uso promiscuo, la posa sotto marciapiedi – cioè in manufatti orizzontali a cielo aperto – ed è stata modificata la modalità di esecuzione della posa sottotraccia), sono stati modificati i metodi di dimensionamento degli impianti di adduzione del gas.

UNI 7129-2: è stata rivisitata completamente la struttura della parte relativa alla ventilazione ed aerazione dei locali di installazione per una migliore applicabilità, sono state meglio disciplinate l’installazione degli apparecchi alimentati a GPL, la convivenza tra apparecchio a camera aperta e caminetti a legna e l’installazione di apparecchi a camera aperta in locali ad uso bagno, è stata modificata la formula di calcolo delle aperture di ventilazione in appendice.

UNI 7129-3: la parte 3 non è stata rivisitata nella struttura, che rimane praticamente inalterata. In sostanza è cambiato lo scopo, nel quale sono state incluse le caldaie a condensazione. A causa di questa inclusione, sono stati integrati tutti i necessari requisiti in termini di materiali ed accorgimenti necessari per i sistemi fumari asserviti ad apparecchi a condensazione. Sono state inserite le canne collettive in pressione positiva per favorire l’installazione di caldaie a condensazione in edifici esistenti dotati asole tecniche (es.: vecchie canne collettive) aventi dimensioni limitate. È stata introdotta la possibilità di uso promiscuo delle asole tecniche (es.: tubi del solare e condotti intubati) per favorire anche l’installazione dei pannelli solari (anche se questi esulano dallo scopo della UNI 7129).

UNI 7129-4: sono state introdotte le verifiche dell’impianto di scarico delle condense da effettuare all’atto della messa in servizio e sono state meglio chiarite le operazioni di verifica da compiere a seconda dell’intervento sull’impianto.

UNI 7129-5: è una parte completamente nuova. È totalmente dedicata allo scarico della condensa proveniente da apparecchi a condensazione o da camini operanti ad umido (cioè in presenza di condensa). In pratica contiene, rivisitate ed aggiornate, le indicazioni della UNI 11071. Contiene anche alcuni utili chiarimenti sulla eventuale necessità di neutralizzazione in casi particolari come la Installazione in unità ad uso non abitativo ma inserite in edifici prevalentemente destinati ad uso abitativo. È anche stata accennata un’apertura nei confronti di altre possibilità di scarico della condensa rispetto alle attuali.

L’inchiesta terminerà ufficialmente il 26/06/2015.

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