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Impianti di cogenerazione, l'UE modifica il regolamento del 2015

La Commissione europea ha modificato il regolamento delegato (UE) 2015/2402 per quanto riguarda il riesame dei valori di rendimento di riferimento armonizzati per la produzione separata di energia elettrica e di calore, in applicazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica

venerdì 6 ottobre 2023 - Alessandro Giraudi

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Con il regolamento delegato (UE) 2023/2104 del 4 luglio 2023, la Commissione europea modifica il regolamento delegato (UE) 2015/2402 per quanto riguarda il riesame dei valori di rendimento di riferimento armonizzati per la produzione separata di energia elettrica e di calore, in applicazione della direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica.

Il nuovo regolamento, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea Serie L del 4 ottobre 2023, entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione nella GUUE, e si applicherà dal 1° gennaio 2024.

Riesame dei valori di rendimento di riferimento armonizzati

“Con il regolamento delegato (UE) 2015/2402 della Commissione i valori di rendimento di riferimento armonizzati per la produzione separata di energia elettrica e termica, definiti come matrice di valori differenziati in base a determinati fattori, tra cui l’anno di costruzione e il tipo di combustibile, sono stati riveduti e integrati da fattori di correzione legati alle condizioni climatiche medie e alle perdite evitate nella rete”, ricorda la Commissione europea.

“La Commissione ha riesaminato i suddetti valori di rendimento di riferimento armonizzati per la produzione separata di energia elettrica e di calore, tenendo conto dei dati riferiti a un uso operativo in condizioni reali trasmessi dagli Stati membri e dai portatori di interessi. Alla luce dell’evoluzione delle migliori tecnologie disponibili economicamente valide osservata dal 2016 al 2021, periodo del riesame, la distinzione operata nel regolamento delegato (UE) 2015/2402 della Commissione per anno di costruzione delle unità di cogenerazione dovrebbe essere mantenuta per quanto riguarda i valori di rendimento di riferimento armonizzati per la produzione separata di energia elettrica”.

Includere nuovi combustibili e tecnologie emergenti

“Il riesame ha evidenziato la necessità di includere nuovi combustibili e tecnologie emergenti che potrebbero essere usati più diffusamente o introdotti nella cogenerazione. L’elenco delle fonti energetiche con valori di riferimento specifici dovrebbe pertanto essere ampliato e includere anche gli elettrogas e l’idrogeno commercializzato. Per quanto riguarda l’idrogeno commercializzato, è opportuno fissare valori di riferimento distinti per aumentare l’efficienza d’uso dell’idrogeno nelle grandi unità di cogenerazione.

Il riesame avvalora il ricorso a un valore di riferimento unico per la produzione separata di energia elettrica per tutti i combustibili fossili, basato sull’uso del gas naturale nelle centrali a turbina a gas a ciclo combinato. La costruzione di nuove unità di cogenerazione che usano combustibili fossili liquidi o solidi non è conforme agli obiettivi a lungo termine della politica energetica e climatica dell’Unione. Pertanto, al fine di evitare modifiche retroattive dei regimi attuali, i valori di riferimento dovrebbero essere aggiornati ed applicarsi alle unità di cogenerazione nuove o sottoposte a ristrutturazione sostanziale alimentate a combustibili fossili che sono messe in funzione a partire dal 1° gennaio 2024.

Dal riesame è emerso che i valori di rendimento di riferimento armonizzati per la produzione separata di calore dovrebbero essere modificati solo per i combustibili fossili. La nuova serie di valori di riferimento per i combustibili fossili è stabilita sulla base delle caldaie a gas naturale che producono solo riscaldamento e dovrebbe essere applicabile alle unità per la produzione separata di calore nuove o ristrutturate in modo sostanziale completate a partire dal 1° gennaio 2024”.

Migliorare l'efficienza energetica delle unità di cogenerazione

Nel nuovo regolamento inoltre si osserva che “è necessario disporre di condizioni stabili per gli investimenti nella cogenerazione e per il mantenimento della fiducia degli investitori ed è quindi opportuno fissare valori di riferimento armonizzati per l’energia elettrica e il calore.

Uno degli obiettivi della direttiva 2012/27/UE è di promuovere la cogenerazione allo scopo di risparmiare energia ed è pertanto opportuno incentivare l’ammodernamento delle unità di cogenerazione più vecchie per migliorarne l’efficienza energetica. Per offrire questo incentivo e in conformità dell’obbligo di definire i valori di rendimento di riferimento armonizzati sulla base dei principi di cui all’allegato II, sezione f), della direttiva 2012/27/UE, i valori di rendimento di riferimento per l’energia elettrica che si applicano alle unità di cogenerazione dovrebbero aumentare a partire dall’undicesimo anno successivo a quello di costruzione, conformemente all’articolo 3, paragrafo 2, del regolamento delegato (UE) 2015/2402.

La generazione termica sta diventando sempre più importante per la sicurezza, la resilienza e la flessibilità del sistema energetico. Il funzionamento di alcuni sistemi di cogenerazione può variare, in funzione dell’uso, per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento, la flessibilità o i servizi ancillari del sistema elettrico. Le future revisioni del regolamento delegato (UE) 2015/2402 dovranno studiare l’evoluzione dei livelli di efficienza, in quanto le centrali termoelettriche devono adattare il loro funzionamento per diventare più flessibili nel rispondere all’intermittenza dell’energia rinnovabile e all’elettrificazione della domanda”.

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