L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha inviato ai presidenti di Senato e Camera e al ministro della Salute una segnalazione (IN ALLEGATO) che, spiega l'Antitrust, “trae origine da un esposto avente ad oggetto la promozione della ASL Napoli 2 Nord della Regione Campania delle proprie attività di verifica della sicurezza periodica degli impianti di messa a terra”.
Tale attività “sarebbe quindi svolta in aggiunta all'attività di controllo e vigilanza istituzionalmente svolta dalla citata azienda nel medesimo settore, con conseguente alterazione dei relativi equilibri competitivi”, osserva l'Autorità.
LA POSIZIONE AGCM. L'Antitrust “ha sempre manifestato, in linea generale, la propria contrarietà a tutte quelle previsioni normative e/o regolamentari che consentono ad un soggetto che risulti titolare di funzioni di controllo, certificazione e/o vigilanza di operare su un determinato mercato in concorrenza con le imprese od i soggetti attivi nello stesso mercato. In tali ipotesi, infatti, nella individuazione del soggetto cui richiedere servizi o prestazioni per cui sono previste forme obbligatorie o facoltative di controllo e/o di certificazione, si presume – osserva l'Autorità - che i fruitori di quei servizi o di quelle prestazioni siano incentivati ad avvalersi dell'ente istituzionalmente preposto all'esercizio di tale funzione, anziché rivolgersi alle imprese concorrenti, nella ragionevole aspettativa di precostituirsi un rapporto privilegiato con il soggetto 'controllore'”.
Per l'Antitrust “la previsione di un duplice ruolo in capo ad un unico soggetto determina sicuramente una limitazione dell'efficacia stessa delle attività di controllo e certificazione, dato che tali attività istituzionali sono condizionate da un potenziale conflitto di interessi e, pertanto, potrebbero essere realizzate in assenza del fondamentale requisito di imparzialità della pubblica amministrazione”.
RESTRIZIONE DELLA CONCORRENZA. L'Autorità evidenzia che “l'espletamento di verifiche periodiche costituisce una prestazione d'opera professionale, fornita dai soggetti abilitati dietro corrispettivo (...). L'attività di verifica periodica è, quindi, attività privatistica posta in essere dalla ASL in concorrenza con altre imprese private ritenute idonee e abilitate dalla legge. Diversa dall'attività di verifica periodica degli impianti oggetto della normativa in esame risulta essere, invece, l'attività di controllo e di vigilanza sugli impianti stessi affidata in via istituzionale alle ASL ai sensi del D.Lgs. n. 81/08”.
In conclusione, secondo l'Agcm “la circostanza che la Asl svolga contemporaneamente le attività di verifica e di vigilanza è suscettibile pertanto di determinare una restrizione della concorrenza”. Quindi l'Autorità auspica un riesame della normativa in modo da adeguarla ai principi posti a tutela della concorrenza.