Seicento procedure amministrative da semplificare entro il 2026, priorità agli interventi per disabili e fragili, misure drastiche per agevolare il ricorso alle energie rinnovabili. Il ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, ha illustrato ieri gli obiettivi raggiunti e le prossime iniziative del Governo nel corso di una audizione presso la Commissione parlamentare per la semplificazione in merito all'indagine conoscitiva sulla semplificazione delle procedure amministrative connesse all’avvio e all’esercizio delle attività di impresa.
A breve - ha detto il ministro - il Governo approverà un nuovo decreto contro il caro energia. A mio avviso, in questo momento serve un plus di determinazione. Il presidente Draghi ha già anticipato che dovranno essere previste semplificazioni ‘drastiche’, soprattutto per sbloccare quanto si è accumulato nel tempo e per rendere fisiologica la realizzazione degli impianti di energie rinnovabili. A me piacerebbe che sui tetti di un milione di edifici pubblici potessero essere installati pannelli solari, a cominciare dalle scuole. Avrebbe anche un valore educativo enorme.
Allo studio del Governo, secondo il testo depositato da Brunetta in Commissione, ci sono misure specifiche tra cui la liberalizzazione dell’installazione di pannelli solari, termici o fotovoltaici, sugli edifici (ad eccezione dei soli edifici individuati come beni culturali, dove l’installazione sarebbe comunque sottoposta a procedura autorizzatoria semplificata); la definizione per legge delle aree e della tipologia di edifici sui quali di default è possibile installare impianti Fer (fonti energie rinnovabili) e produrre energia, a partire dalle aree industriali dismesse e dalle aree agricole abbandonate o non produttive da oltre 5 anni. Tra gli interventi menzionati nel documento anche la nomina di un commissario straordinario del Governo (presidente commissione Via Pnrr/Pniec) per lo smaltimento delle giacenze riguardanti le richieste di autorizzazione degli impianti sin qui presentate, con potere di superare i veti delle sovrintendenze (e subcommissari a livello regionale da individuare nella figura del presidente di Regione o di un suo assessore); il potenziamento delle unità dedicate alle autorizzazioni per impianti Fer nell’ambito del pool dei 1.000 esperti e la pianificazione di interventi di formazione rivolti agli enti del territorio sulle procedure autorizzative e sugli interventi di semplificazione, con l’utilizzo della piattaforma di assistenza tecnica “Capacity Italy” per intercettare le esigenze dei territori e mettere a disposizione professionisti esperti.