“Signor Ministro, finalmente sono lieto di trovarmi qui a commentare un dato positivo. Il rapporto annuale sull'efficienza energetica di Enea ha attestato che, nel 2022, il nostro Paese ha raggiunto un risparmio record di 3 miliardi di euro nella fattura energetica nazionale, a seguito degli interventi che si sono realizzati di efficientamento energetico. Sappiamo benissimo che il merito di questo risultato è dei Governi precedenti, sappiamo benissimo che in buona parte è attribuibile al superbonus 110 per cento. Certo, non solo. Tuttavia, questo dato, benché positivo è sottostimato perché non include i risparmi generati dagli oltre 340.000 impianti fotovoltaici che sono stati installati proprio grazie al superbonus. Dunque - concludo - vorremmo sapere a quanto ammonta la stima dei risparmi generati dagli impianti fotovoltaici e dai sistemi di accumulo che sono stati installati, stima che non è indicata nel Report di Enea”.
Lo ha chiesto mercoledì 17 gennaio alla Camera il deputato Enrico Cappelletti (M5S) al Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, con l'interrogazione n. 3-00921.
La risposta di Pichetto
“In relazione ai due rapporti annuali citati, ossia quello sull'efficienza energetica e quello sulle detrazioni fiscali di Enea, è necessario precisare che gli stessi sono prevalentemente finalizzati a raccogliere i dati connessi ai risparmi di energia finale, ai fini della comunicazione alla Commissione europea del raggiungimento degli obiettivi e vincoli imposti dalla direttiva sull'efficienza energetica”, ha esordito Pichetto Fratin nella risposta.
“La quantità di energia prodotta dagli impianti da fonti rinnovabili elettriche, ivi incluso l'impiego dei sistemi di accumulo, concorre, invece, ad altri obiettivi, ossia a quelli di produzione di energia da fonte rinnovabile, ai sensi della direttiva sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili. Per i suddetti impianti, infatti, non è possibile calcolare un risparmio di energia finale associato al loro impiego, ma si considera strutturalmente l'energia da essi prodotta. Si può stimare, ma oltre diventa difficile, non c'è un automatismo.
Si segnala, inoltre, che ad ENEA non vengono trasmesse le asseverazioni relative agli interventi trainanti il super sisma bonus e neppure a quelli da esso trainati che consentono l'installazione di impianti fotovoltaici. La quantificazione dei risparmi derivanti dall'installazione di impianti fotovoltaici, suscettibile di elementi variabili, quali orientamento o localizzazione, sarebbe necessariamente parziale. Pertanto, la citata tabella 3-31 sul superbonus non riporta il dato sul risparmio, poiché certamente sarebbe un dato incompleto, fuorviante. Le informazioni dettagliate in merito agli impianti fotovoltaici installati, anche nell'ambito del superbonus 110 per cento, sono raccolte dal GSE. Il Gestore segue l'iter autorizzativo e pubblica il rapporto statistico monografico sul solare fotovoltaico, con mappe e date annuali su numero, potenza, produzione, e il rapporto sul monitoraggio statistico degli obiettivi nazionali e regionali sulle fonti rinnovabili di energia.
In conclusione, l'energia finale risparmiata e l'energia prodotta da fonte rinnovabile registrano due tipologie diverse di dati, tra loro non assimilabili. Resta inteso, in ogni caso, che l'energia prodotta da tali impianti consente di ridurre i consumi di energia primaria da fonte esterna e contenere la fattura energetica nazionale. Nella sostanza, possiamo fare stime a grandi linee, non c'è una corrispondenza di dati. Grazie, comunque, della sua interrogazione”.
Cappelletti: il Governo nasconde agli italiani la reale portata del superbonus
Il deputato Cappelletti ha replicato: “Non siamo soddisfatti, perché le chiedevamo un dato di stima. E visto che non la elaborate voi, ve la diamo noi, visto che l'abbiamo calcolata: sono 2 miliardi di euro. Anzi, se lei ritiene, saremo ben lieti di mandarle il calcolo che abbiamo realizzato, così anche il Ministero ne prenderà atto.
Ma le pare possibile che si debba fare un'interrogazione parlamentare per avere i dati sugli effetti positivi del superbonus in Italia? Ma le pare possibile? È fin troppo chiara la volontà del Governo - e anche in questa risposta è fin troppo palese - di nascondere agli italiani la reale portata del superbonus in termini di benefici, non solo economici, ma anche ambientali e sociali. E questo, signor Ministro, nonostante sia stato un provvedimento sostenuto da tutti, in quest'Aula. Ricordo che la risoluzione dalla quale nacque il provvedimento fu approvata all'unanimità, lo ricorderà anche lei. E ricordo anche che ben oltre mezzo Governo attuale ne chiese ripetutamente, insistentemente, l'estensione e la proroga. Anche lei, personalmente, signor Ministro!
Mi auguro che il Governo, preso atto del risparmio record nella bolletta nazionale, possa meglio comprendere quanto sia importante investire negli interventi di efficientamento energetico, anche per contribuire a ridurre le bollette degli italiani, che sono, peraltro, in forte crescita proprio a seguito delle vostre decisioni di aumentare l'IVA, di reintrodurre gli oneri di sistema e poi di porre fine al mercato tutelato. Ecco, quest'ultima è stata un'autentica follia. La tassa Meloni sulle bollette degli italiani non porterà - è bene ricordarlo, Presidente - un solo euro in più nelle casse dello Stato”.