Con riferimento alle tematiche del D.P.R. 162/1999, la UN.I.O.N. segnala, in particolare, le criticità relative agli ascensori messi in esercizio dopo l’entrata in vigore di tale decreto e per i quali non sia stato osservato il termine di 60 giorni nel comunicarne l’operatività al Comune competente. Per questi impianti, il testo vigente esige l'allegazione della dichiarazione di conformità e del verbale di verifica straordinaria di attivazione dell'impianto (VAI). Spesso, però, il titolare dell'impianto non dispone della dichiarazione di conformità e questo osteggia l’effettuazione della VAI. Poiché il MiSE ha invitato UN.I.O.N. a proporre possibili aggiornamenti della regolamentazione vigente, l’Associazione ha risposto con una proposta articolata, nella lettera in allegato.
La proposta di emendamento al testo attuale del D.P.R. 162/1999 prevede che l’installatore trasmetta copia della dichiarazione di conformità al Comune; dopodiché il proprietario comunica la messa in esercizio completa di nota di trasmissione della dichiarazione di conformità alla stessa amministrazione locale, che assegna il numero di matricola, inviandolo al proprietario.
Il procedimento richiede due passaggi in più di quello odierno a causa delle comunicazioni dell'installatore al Comune e al titolare, ma all'atto pratico si viene ad eliminare la criticità insita nell'invio della dichiarazione di conformità, affidandolo non più ad un qualunque privato, ma ad un soggetto qualificato quale I'installatore e viene soprattutto garantita la conservazione della stessa da parte dell'ufficio comunale.