Il quartiere Porta Nuova di Milano è uno dei più grandi cantieri d’Europa, che con nuovi edifici residenziali, prestigiosi business centre, aree verdi, piste ciclabili e zone pedonalizzate ha profondamente modificando lo skyline della città di Milano. A quasi 15 anni dall’avvio della sua edificazione quest’area di Milano continua a crescere e a rappresentare un modello di riferimento per i moderni progetti di rigenerazione urbana di tutto il mondo. L’ultimo palazzo sorto nell’area in ordine di tempo è la nuova sede di COIMA, sviluppatore e gestore della stessa Porta Nuova. L’edificio, con una superficie totale di 3.500 metri quadrati, 5 piani fuori terra e un piano interrato, ha ottenuto la certificazione LEED PLATINUM per il suo ridotto impatto ambientale.
Sostenibilità e benessere
Al piano terra l’edificio ospita dei retail che si affacciano su Piazza Gae Aulenti e un’ampia reception, mentre i primi tre piani sono tutti dedicati agli uffici. Al quarto piano si trovano le sale board e il COIMA caffè, aperto ai soli dipendenti, che vanta una splendida terrazza con vista sul Parco, la Biblioteca degli Alberi e Piazza Gae Aulenti.
Il primo obiettivo di questo edificio è stato quello di calarsi in maniera armoniosa nel contesto in cui si inserisce: le centine che lo racchiudono ricordano la corteccia di un albero ed è proprio la natura che ha ispirato l'architetto Mario Cucinella nella progettazione del palazzo. Il richiamo all’ambiente consente all'edificio di diventare un tutt'uno con il contesto del Parco e della Piazza e di richiamare i principi di sostenibilità e benessere, grazie anche all''utilizzo di materiali rispettosi dell'uomo e dell'ambiente.
Stefano Corbella, Sustainability Officer COIMA afferma: “La nuova sede concretizza il nostro approccio alla sostenibilità e alla rigenerazione urbana, e incarna i nostri valori di rispetto ambientale, integrità e inclusione con le persone. L'edificio sorge in mezzo a uno spazio urbano con un grande parco aperto al pubblico, a chiunque voglia vivere la città insieme a una moltitudine di persone: bambini, lavoratori, turisti. E’ questo che fa di Porta Nuova un posto meraviglioso, siamo fortunati ad avere qui la nostra sede.”
Pompe di calore ad acqua di falda
Un'altra scelta altamente sostenibile, che rappresenta un filo conduttore in tutto lo sviluppo di Porta Nuova, è l'utilizzo dell''acqua di falda. Grazie infatti alla presenza di un anello d'acqua a servizio dell'intera area, questo e gli altri edifici che vi sorgono possono beneficiare di grandi vantaggi in termini di efficienza e convenienza per il mantenimento del comfort al proprio interno. L’anello che preleva acqua di falda da 12 pozzi di emungimento e la restituisce al canale della Martesana, è collegato alle pompe di calore a servizio dei diversi edifici. Poiché l’anello aveva già al suo interno la capacità anche per la nuova sede COIMA, l'allacciamento alla sua centrale termofrigorifera è risultato particolarmente facile e vantaggioso.
Impianto di climatizzazione misto aria-acqua
Design eccellente così come lo è l'impianto di climatizzazione misto aria-acqua con unità terminali di tipo fan coil canalizzati nel controsoffitto e aria primaria. I fluidi primari vengono prodotti da una centrale posta al piano interrato dell'edificio stesso, mediante una pompa di calore polivalente condensata ad acqua ERACS2-WQ Mitsubishi Electric a marchio Climaveneta, che produce simultaneamente acqua calda e refrigerata. I fluidi prodotti vengono poi distribuiti mediante le pompe del circuito secondario, dotate di inverter, alle varie utenze.
Francesca Martinoli, Associato ARIATTA Ingegneria dei Sistemi S.p.A afferma: “Considerata la struttura dell'edificio, con la compresenza di ampi uffici vetrati e di piccole salette interne, e la sua destinazione d'uso, l'impianto è stato proposto a quattro tubi. Questa scelta garantisce la possibilità di avere il giusto carico termo frigorifero durante tutto l'anno e garantire così il massimo comfort e benessere per gli occupanti di questo edificio, ovviamente massimizzando anche il risparmio energetico.”
L''unità polivalente produce acqua calda a 42°C e refrigerata a 8°C, anche simultaneamente, garantendo la massima efficienza energetica e minimizzando sia le emissioni sonore che quelle di CO? in loco, nel pieno rispetto del protocollo LEED.