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Impianto fotovoltaico con accumulo: di cosa si tratta?

Come rendere efficiente un edificio con un impianto fotovoltaico con accumulatore

lunedì 3 giugno 2019 - Redazione Build News

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Risponde Assoelettrica


Ormai pannelli solari e impianti fotovoltaici non sono più una novità ed è possibile installarne uno presso la propria abitazione molto facilmente, in questo modo potrai produrre energia da poter riutilizzare in seguito o addirittura rivenderla, anche se questo dipende molto dal tipo di sistema. Certo, scegliere tra le varie soluzioni presenti sul mercato non è facile e bisogna stare anche molto attenti a ciò che si acquista che deve essere performante e di assoluta qualità. Tra le varie possibilità, quella che più si addice a tutte le tasche e a tutte le situazioni è un impianto fotovoltaico con accumulatore. Vediamone insieme caratteristiche, pregi e costi.

COS’È UN IMPIANTO FOTOVOLTAICO CON ACCUMULATORE? Questo sistema di produzione energetica si avvale di pannelli che trasferiscono l’energia solare catturata in grandi batterie convertendola così in energia elettrica. La quantità immagazzinata dipende molto dal numero di pannelli a disposizione e dal tipo di accumulatore a disposizione. È sicuramente una soluzione ideale per quelle situazioni che non prevedono la possibilità di un attacco alla corrente (come abitazioni in montagna e campagna) oppure per chi desidera staccarsi da un fornitore e creare un’indipendenza energetica dello stabile.

In termini di convenienza, il risparmio sui costi delle bollette è enorme se confrontato all’investimento iniziale: in alcuni casi, è anche possibile arrivare ad azzerare i consumi elettrici, anche se in questi casi i fattori in ballo non sono solo la qualità e le dimensioni della batteria ma anche il fabbisogno familiare e il periodo della giornata in cui sono concentrati maggiormente i consumi; bada inoltre che i canoni fissi saranno comunque dovuti al fornitore. Avendo un impianto con accumulo, potrai sfruttare l’energia diretta del sole durante le ore mattutine e sfruttare quella conservata per la sera.

COME FUNZIONA. È bene precisare innanzi tutto la differenza tra i vari tipi di batteria.

  • Al piombo: è il modello più diffuso, dal buon rapporto qualità-prezzo ma è anche quello più grande e ingombrante.
  • Al nichel cadmio: queste batterie riescono ad accumulare grandi quantità di energia anche a basse temperatura ma possiedono una scarsa memoria energetica.
  • Al nichel idruro: possiedono una capacità di accumulo tre volte superiore alle batterie al nichel cadmio e una densità volumetrica inferiore a quelle a litio, con costi di manutenzione più bassi e durata più lunga nel tempo.
  • Al litio: al pari di quelle al piombo, sono molto diffuse e continuamente aggiornate a livello di innovazione tecnologica, possiedono una più lunga durata ma un costo di installazione molto elevato.

Il tipo e le dimensioni della batteria influenzano anche l’intera tipologia dell’impianto che potrà essere. Essenzialmente abbiamo due tipologie di sistemi di accumulo per fotovoltaico:

  • inverter con accumulo: la batteria viene integrata all’interno del corpo dell’inverter, occupando così poco spazio. Indicato quando si sceglie batterie al litio.
  • Pacco batterie esterno: soluzione tipica per sistemi di accumulo più economici ma ingombranti (come le batterie al piombo) che richiedono molto spazio.

Sostanzialmente, durante le ore diurne, l’impianto fotovoltaico fa sì che l’energia assorbita dai pannelli sia fatta circolare all’interno dell’abitazione, immagazzinando quella in eccesso nella batteria a cui si attingerà nel corso delle ore notturne. Se l’energia nell’accumulatore non fosse più sufficiente, si continuerà il normale approvvigionamento attraverso la rete elettrica.

COSTI E RISPARMI. L’investimento iniziale dipende molto dalla tipologia della batteria: al piombo con un prezzo tra i 2.500 – 4.000 €, al nichel cadmio tra i 3.000 e i 5.000 €, al nichel idruro 3000 fino a 5.000 € e per finire al litio tra i 4.000 e i 6.000 €. È anche vero che col passare del tempo i costi di un impianto completo continueranno a scendere: infatti la situazione attuale è molto favorevole rispetto a 4-5 anni fa, permettendo di portarsi a casa per esempio, un impianto d’accumulo, composto da 4 batterie, tensione nominale di 48 Vdc ed un’energia nominale di 6,2 kWh, con poco più di 3.000 €.

Il risparmio effettivo dipende molto dall’andamento del valore della corrente elettrica, ciò nonostante un buon impianto fotovoltaico al litio può, per esempio, ammortizzare le spese sulle bollette elettriche anche di 700-800 € annui.

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