Ultime notizie

Importazione di gas in Italia, segnalazione ARERA sui contratti di approvvigionamento

Nella segnalazione a Governo e Parlamento l'Autorità si è concentrata sulla coerenza tra i costi di importazione, i prezzi all'ingrosso e i costi di approvvigionamento del gas naturale considerati nella determinazione dei corrispettivi per i clienti domestici in tutela

mercoledì 15 giugno 2022 - Redazione Build News

arera-logo

L'ARERA, in base ai contratti di approvvigionamento di gas per il mercato italiano che le sono stati inviati, ha trasmesso una segnalazione a Governo e Parlamento sul "Monitoraggio dei contratti di approvvigionamento destinati all'importazione di gas in Italia".

L'analisi - effettuata anche tramite simulazioni e richieste di dati agli operatori - si è concentrata sulla coerenza tra i costi di importazione, i prezzi all'ingrosso e i costi di approvvigionamento del gas naturale considerati nella determinazione dei corrispettivi per i clienti domestici in tutela.

I contratti di importazione sono caratterizzati da un prezzo iniziale al momento della stipula del contratto, da formule che aggiornano automaticamente il prezzo sulla base di indici e da meccanismi ordinari e straordinari per il suo aggiornamento periodico.

Il 70-80% del gas complessivamente oggetto dei contratti fa riferimento a indici legati alle quotazioni di prodotti del gas scambiato su diversi hub all'ingrosso europei e nazionali (tipicamente TTF e PSV).

Per la quota residua, pari al 20-30%, i contratti sono indicizzati alle quotazioni medie dei prodotti petroliferi (Brent).

Le diverse tipologie di indicizzazione comportano il ricorso, da parte degli operatori, a specifici strumenti di copertura, prevalentemente di natura finanziaria, per contenere il rischio di disallineamento tra i prezzi di acquisto dei contratti pluriennali e quelli del mercato all'ingrosso a cui il gas può essere venduto.

L'indagine mostra come l'andamento medio ponderato del costo dei contratti abbia una dinamica di variazione simile a quello della componente relativa ai costi di approvvigionamento del gas utilizzata per il regime di tutela (CMEM), pur presentando in occasione di repentine variazioni del prezzo sul mercato all'ingrosso diverse velocità di adeguamento per effetto dei diversi meccanismi di indicizzazione.

L'Autorità ha condotto un'ulteriore specifica attività di confronto con i dati dei prezzi del gas importato disponibili pubblicamente a livello nazionale ed europeo per una verifica di coerenza complessiva.

Da tale confronto è emerso che i dati di fonte ISTAT presentano un sostanziale allineamento con quelli derivanti dall'analisi dei contratti una volta rettificati al rialzo (come anticipato dal comunicato stampa Istat del 15 Marzo u.s.) e alla luce della revisione metodologica recentemente annunciata (nota del 27 maggio su Commercio estero extra UE).

Poiché i dati ISTAT rappresentano la base informativa per Eurostat e per la Commissione Europea nella stesura dei Quarterly Report on European Gas Markets, anche queste informazioni verranno progressivamente riallineate.

L'analisi condotta e le informazioni rese disponibili sui meccanismi di gestione del rischio da parte degli operatori, rendono evidente come il costo di approvvigionamento dall'estero del gas tenda a mantenere andamenti coerenti con il valore del gas sul mercato all'ingrosso, ma anche come l'identificazione di eventuali "extraprofitti" vada affrontata considerando anche tutti i costi ed i margini che si generano lungo la filiera e che ricadono sui clienti finali.

Un approccio, questo, in linea con la Comunicazione adottata dalla Commissione Europea sui mercati energetici lo scorso 18 maggio 2022, contestualmente alla presentazione del piano RepowerEU, che prevede, tra l'altro, la possibilità per gli Stati membri di estendere, in via eccezionale e per periodi di tempo limitati, la possibilità? di riallocare ricavi infra-marginali eccezionalmente elevati (i cosiddetti extraprofitti) per sostenere i consumatori.

A partire da questa considerazione, ARERA ritiene opportuno che una parte del gettito derivante da provvedimenti fiscali a carico delle aziende del settore, sia destinato ai clienti finali che ne hanno sostenuto l'onere.

IN ALLEGATO la segnalazione.

Leggi anche: “La Russia riduce del 15% la fornitura di gas all'Italia

Idrogeno verde, una soluzione per l'energia del futuro. Ma oggi è ancora troppo caro

L'obiettivo crescita sostenibile è raggiungibile attraverso l'utilizzo dell'idrogeno verde. Ma al momento... Leggi


Bonus elettrodomestici green, spunta il nuovo contributo per rendere la casa più efficiente

Il governo ha allo studio l'introduzione di un nuovo bonus elettrodomestici, che... Leggi

Potrebbe interessarti


Iscriviti alla newsletter di Build News

Rimani aggiornato sulle ultime novità in campo di efficienza energetica e sostenibilità edile

Iscriviti

I più letti sull'argomento


Ultime notizie copertina articolo
Legge di Bilancio 2018: novità su Iva 10% per i beni significativi

La fattura emessa dal prestatore che realizza l’intervento di recupero agevolato deve...

Dello stesso autore


Prodotti
Dispositivi per impianti idrici versatili ed efficienti

Le soluzioni SOCLA di Watts sono pensate per la regolazione e la...

Mercato
A Belluno il seminario gratuito sull'edilizia sostenibile

L'evento si terrà il 20 novembre dalle ore 14.00 alle 18.00 a...

Mercato
CAREL nomina Marino Tanas come nuovo Regional CEO – Western Europe

Tanas si occuperà delle filiali presenti in Italia, Spagna, Francia, Regno Unito,...